Fazla, primo rappresentante della Bosnia-Erzegovina all’Eurovision Song Contest, sta lavorando per riportare in gara il suo paese nel 2024.
La Bosnia non partecipa all’Eurovision dal 2016, quando Dalal e Deen feat. Ana Rucner e Jala hanno eseguito la canzone Ljubav je, non raggiungendo la finale.
Fazla, che ora lavora in politica come Consigliere Senior del Ministro della Difesa per il Fronte Democratico-Alleanza Civica, ha affermato che è importante per il suo paese trovarsi su un palcoscenico dove gli spettatori di tutto il mondo possano vederlo.
“Se non sei presente nella percezione delle persone normali, non esisti. Quindi vogliamo dimostrare ancora una volta che esistiamo. Farò tutto il possibile per portare la Bosnia all’Eurovision 2024.”
Eurovision, la Bosnia medita il ritorno, pronto il piano verso il 2024!
La cantante, parlando in esclusiva con The Euro Trip, ha affermato che sono numerose le barriere che devono ancora essere superate prima che il suo paese possa tornare in gara.
“Abbiamo qualche problema politico e nello specifico ci sono due partiti politici, l’Unione democratica croata e i socialdemocratici nazionali serbi, si rifiutano di finanziare qualsiasi iniziativa che porta il nome di Bosnia-Erzegovina.
Sono due partiti secessionisti e purtroppo negli ultimi quattro anni non siamo riusciti a raccogliere i fondi nemmeno con i mezzi privati.”
L’emittente bosniaca BHRT ha debiti in sospeso con l’EBU e dovrà saldarli prima di tornare all’Eurovision.
La Bosnia ha partecipato all’ESC 18 volte, a partire dal 1993. Il miglior piazzamento ottenuto è il terzo posto di Hari Mata Hari con con il brano Lejla nel 2006.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.