Francesco Guccini

Francesco Guccini guerra Ucraina
Francesco Guccini ha rilasciato una lunga intervista a Francesca Schianchi su La Stampa, parlando a 360 gradi anche della guerra che si sta consumando in Ucraina.

L’artista, omaggiato negli ultimi due anni con con album tributo molto apprezzati anche dalla critica, dall’ultimo concerto non ha più suonato, ma ha scritto tanto, una quindicina di libri di cui alcuni insieme all’amico Loriano Machiavelli.

“Ne stiamo per cominciare un altro, abbiamo già buttato giù la trama, la protagonista sarà Lope, Penelope, una giovane giornalista.”

Francesco Guccini parla della guerra in Ucraina

Il cantautore dal suo ben retiro di Pavana, sull’Appennino tra Emilia e Toscana, parla della guerra in Ucraina.

“Fa impressione sentire parlare di guerra in casa, in Europa. Putin è un autocrate che fa la voce grossa, risveglia il mio vecchio pregiudizio anti-sovietico.”

Guccini, poi, puntualizza.

“Non sono mai stato comunista. Ero piuttosto un anarchico, in senso romantico. Guardavo al Partito d’Azione, a Giustizia e libertà.”

Un pensiero, poi, sulla Seconda Guerra Mondiale.

“Sono del 1940, i primi cinque anni di vita li ho trascorsi qui, a Pavana. Non stavamo male perché i nonni avevano il mulino. Ricordo appena i tedeschi, molto di più gli americani, […] hanno lasciato un imprinting. Erano pieni di roba: sigarette, cioccolato, questa bibita scura, la Coca Cola, che mi piacque subito. Ricordo il Natale del ’44, vidi un misterioso signore tutto vestito di rosso con la barba bianca, che faceva “oh oh”.”

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