Gino Paoli Sanremo 2023

Dopo la controversa partecipazione nell’ultima serata del Festival di Sanremo 2023, Gino Paoli torna a far parlare di sé a causa di alcune dichiarazioni sull’inasprimento delle leggi antifumo.

L’artista, 88 anni compiuti lo scorso settembre, si è scagliato contro il Ministero della Salute, che vorrebbe estendere il divieto di fumo all’aperto nei bar e ristoranti, parchi e fermate dei mezzi pubblici. Un divieto esteso anche alle sigarette elettroniche.

Un divieto che non piace a Matteo Salvini, ma che trova nel cantautore genovese un fermo oppositore!

Gino Paoli contro le leggi antifumo

Le leggi scattano quando manca l’educazione, sono pronto a fondare il partito dei tabagisti!”

Le parole in un’intervista a La Stampa.

Fonderò un partito e visto che in Italia ci sono 12 milioni di fumatori vincerei anche bene. Poi cercherei di evitare imposizioni sul dove e quando fumare. Le leggi scattano quando manca l’educazione. Un tempo, specie fra altre persone, si chiedeva il permesso:scusate, do fastidio? Se la risposta era no, mica ti mettevi a farti gli affari tuoi nella carrozza di un treno!”

Gino Paoli rincara la dose.

Se il fumo fa male? A 88 anni mi trovo nelle sue stesse condizioni. Gente che conoscevo e faceva una vita sana se n’è andata. Tragga le sue deduzioni. La sigaretta per me è un’abitudine, una dipendenza. Ma anche una specie di amico a cui chiedi di aiutarti. A un certo punto avevo smesso.

Poi in un corridoio d’ospedale, dopo l’ictus di mio padre, ho ricominciato. Ero talmente depresso e l’unica cosa che mi è venuta è stata quella. Alla mia età devo anche ammettere che con quello che ho fumato ho avuto molto più che fortuna. Non fumo quasi più, se non con la sigaretta elettronica.”

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