Luca Ammirati

Luca Ammirati, responsabile della Sala Stampa del Teatro Ariston di Sanremo, ha incontrato i ragazzi che, attraverso Area Sanremo 2024, provano a coltivare il sogno di partecipare al Festival.

Un incontro importante che Luca ha commentato anche sui suoi profili social.

“Ho vissuto una mattinata di intense emozioni. Quaranta giovani promesse del panorama musicale italiano hanno potuto visitare il teatro Ariston, tra le stanze e i corridoi che hanno scritto e tutt’ora scrivono la storia dello spettacolo. Dopodiché ho avuto l’opportunità di aprire loro le porte della sala stampa e di raccontare come avviene il meccanismo di informazione (dall’organizzazione allo svolgimento delle varie conferenze stampa), cosa succede nella sala stampa del Roof, come viene allestita e come è stata concepita nel 1994 dalla famiglia Vacchino. Si sono poi affrontati vari temi, dall’evoluzione della comunicazione intorno al Festival dagli inizi fino ai giorni nostri, passando dalla caccia all’accredito a come vengono vissute le intense giornate festivaliere dai giornalisti. Infine, grazie ad un prezioso intervento video della giornalista di @radio24web@martacagnola (che ringrazio!), è stato spiegato come i giornalisti sono tenuti a votare i cantanti in gara, decretando anche il vincitore del premio della critica intitolato a Mia Martini.

È stato bellissimo stimolare la curiosità dei ragazzi e poter leggere nei loro occhi tutta la trepidazione di trovarsi lì.”

Intervista a Luca Ammirati, responsabile della Sala Stampa del Teatro Ariston di Sanremo

Buongiorno, Luca. Siamo al Teatro Ariston durante Area Sanremo Music Week. Lei ha appena tenuto un incontro con i giovani partecipanti. Che bilancio trae da questa esperienza?
È stato un grande piacere e un onore accogliere così tanti giovani talenti del panorama musicale italiano. Vedere la loro emozione e passione, essendo a un passo dal sogno di calcare il palco dell’Ariston, è davvero emozionante. Durante la settimana di Area Sanremo, abbiamo organizzato incontri più tecnici per spiegare ai ragazzi il funzionamento del mondo dello spettacolo e, in particolare, della comunicazione. Ho illustrato il lavoro dietro le quinte della sala stampa: come vengono gestite le conferenze, come accogliamo i numerosi giornalisti accreditati e come tutto ruoti intorno alla sinergia tra chi canta e chi racconta. È stato stimolante anche condividere aneddoti personali, come quelli dal mio primo Festival nel 2017, quando Francesco Gabbani vinse con Occidentali’s Karma.

Ha citato il 2017 e il suo debutto come responsabile della sala stampa. C’è un episodio divertente di quell’anno che vuole condividere?
Durante quella settimana, ho capito cosa significasse davvero lavorare nell’organizzazione del Festival. Dopo la vittoria di Gabbani, che l’anno prima era stato tra le Nuove Proposte, l’entusiasmo si è trasformato in un delirio organizzativo. Abbiamo dovuto creare un cordone di sicurezza per portarlo in sala stampa per la conferenza da vincitore. Ebbene, una giornalista, nel tentativo di ottenere una foto esclusiva, si è letteralmente fatta strada a morsi tra la sicurezza! Questo episodio, per quanto estremo, rappresenta bene la passione e l’energia che ruotano attorno al Festival.

Sanremo è ormai un evento globale. Come è cambiata la comunicazione del Festival negli anni?
È cambiata moltissimo. Negli anni ’80 e ’90, la sala stampa era collocata in una sala cinema sotto l’Ariston e i giornalisti dettavano i pezzi al telefono, addirittura a gettoni. Chi aveva più risorse riusciva a scrivere di più. Con l’evoluzione della tecnologia, tutto è cambiato: oggi il Festival è raccontato in tempo reale sui social, sui siti online, in radio e naturalmente in televisione. È diventato un villaggio globale. Fenomeni come il FantaSanremo hanno ulteriormente avvicinato i giovanissimi, rendendo Sanremo un evento trasversale, capace di unire generazioni diverse. Il claim Tutti cantano Sanremo è ormai una realtà: oggi il Festival appartiene davvero a tutti.

Tra i giovani e i social, il Festival ha raggiunto un nuovo pubblico. Come percepisce questo cambiamento?
Lo trovo straordinario. La rivoluzione iniziata da Carlo Conti e consolidata negli ultimi anni ha aperto il Festival a un pubblico più ampio e variegato. Non esiste più un’età per guardare Sanremo: dai più piccoli ai più grandi, tutti ne fanno parte. I social hanno amplificato l’impatto del Festival, portandolo a essere non solo un evento musicale, ma anche un fenomeno culturale e di costume.

Grazie e… ci vediamo al Festival!
Grazie a tutti voi per il supporto e l’attenzione! Vi aspettiamo dall’11 al 15 febbraio 2025 per la 75ª edizione del Festival di Sanremo. Sarà, come sempre, una settimana speciale, la nostra Settimana Santa.