Motta

Intervista a Motta, che l’11 ottobre pubblicherà il nuovo progetto discografico SUONA! VOL. 1(Sona Music Records; distribuito da ADA Music Italy), prima dell’appuntamento con 4 speciali e intimi live previsti a novembre, in collaborazione con Dr. Martens.

7 e 8 novembre – HACIENDA – ROMA
27 e 28 novembre – BASE – MILANO (in collaborazione con BASE Milano)

Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

Intervista a Motta

Hai definito “SUONA! VOL. 1“, tuo nuovo progetto, come “libero” e “folle”. Cosa rappresenta per te?
È un percorso parallelo che volevo fare con musicisti che stimo tantissimo. Abbiamo cercato di scardinare le certezze, lavorando su brani non necessariamente i più conosciuti. È stato un modo per divertirci e sperimentare.

Su Instagram hai scritto definito l’approccio al progetto “Prendersi la libertà di distruggere le convinzioni e guardare al passato con occhi diversi” Cosa intendi?
Quando c’è una sensazione di stabilità, cerco sempre di sfidarmi. Lavorare con arrangiamenti nuovi o cambiare qualcosa nei brani aiuta a mantenere alta la creatività.

Hai collaborato con diversi musicisti. Cosa ti ha spinto a lavorare con loro?
Motta: Collaboro da tempo con Cesare Petulicchio, Giorgio Maria Condemi e Roberta Sammarelli,. Abbiamo poi coinvolto artisti come Teho Teardo e Kazu Makino, con cui avevo già avuto l’idea di lavorare per una colonna sonora, ma stavolta abbiamo trovato il giusto spazio.

Il live sembra essere al centro del tuo lavoro.
Il progetto si basa molto sull’energia del live. Abbiamo cercato di catturare l’autenticità delle esibizioni dal vivo anche in studio, con un approccio che non punta solo alla perfezione ma alla spontaneità.

Come hai sviluppato la tua idea di performance? Quella che poi vediamo sul palco.
Quando ero giovane, andavo a suonare live nelle province di Pisa e Livorno. I musicisti ti criticavano se parlavi troppo tra un brano e l’altro. Questo mi ha spinto a focalizzarmi sulla musica e a migliorare costantemente focalizzandomi sulle canzoni.

Hai creato una tua etichetta, “SONA MUSIC RECORDS”. Quali sono i tuoi obiettivi?
Voglio portare avanti progetti musicali liberi, anche personali, come rielaborare brani dei Criminal Jokers. Inoltre, mi piacerebbe supportare artisti più giovani e incoraggiare idee coraggiose.

Nel progetto c’è anche un brano inedito, “Suona”.
L’inedito riflette un ritorno a un tipo di canzone che non facevo da anni, con un aspetto testuale più visionario rispetto alla chiarezza dei testi recenti.

Cosa puoi anticiparci sui quattro live di novembre?
Saranno speciali. Suoneremo al centro della sala, senza palco. È una sorta di “boiler room”, qualcosa di nuovo per me e non vedo l’ora di vedere come andrà.

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