Dov'è Liana

Intervista ai Dov’è Liana, la band francese che ama l’Italia e che ha pubblicato l’album d’esordio intitolato Love 679.

Intervista ai Dov’è Liana

Cosa rappresenta questo primo album nel vostro percorso artistico?
Questo album è un punto di partenza. Vogliamo dire che è solo il primo tassello del nostro messaggio. Vogliamo rendere il mondo più bello attraverso la nostra musica.

Qual è il messaggio principale che volete trasmettere?
Vogliamo dire che, sebbene il mondo sia complesso, siamo fieri della nostra generazione, che combatte per i diritti, l’uguaglianza e l’amore. Vogliamo trasmettere un messaggio di speranza e di bellezza, anche in tempi difficili.

Il titolo dell’album è “Love 679”. Perché avete scelto di eliminare il numero 8?
Il numero 8, che suona come “hate” in inglese, è stato eliminato volutamente per trasmettere un messaggio di amore universale. Love 679 significa “Love, not hate”, un invito alla pace.

Musicalmente avete unito pop, rock, house e influenze francesi e italiane. Come avete costruito la vostra identità sonora?
Abbiamo background diversi e amiamo mixare stili. La nostra musica è influenzata dal French Touch, l’Italo Disco, e dal rock degli anni ’60 e ’70. Tutto questo crea il nostro suono distintivo.

Qual è stato il ruolo dell’Italia nella vostra identità musicale?
Palermo è un luogo speciale per noi. Molte delle nostre canzoni sono nate in Italia. L’italiano ha una sonorità bellissima e naturale per noi.

Scrivete sia in italiano che in inglese. Come è strutturato il processo di creazione di un brano?
Scriviamo i testi dopo aver creato la musica. A seconda del mood e del luogo in cui siamo, scegliamo la lingua. Per esempio, le canzoni composte a Palermo tendono a essere in italiano, mentre a Parigi ci ispiriamo più all’inglese.

Le vostre canzoni bilanciano ballabilità e messaggi profondi. Come riuscite a fondere queste due dimensioni?
Scriviamo con sincerità, mettendo il cuore in ciò che facciamo. Lavoriamo su ogni canzone finché non ci ritroviamo a ballare tutti insieme in studio. Quando succede, sappiamo che è pronta.

In Benvenuto a casa rock si percepisce il vostro legame con il rock. Come vi ha influenzato questo genere?
Amiamo il rock anni ’60 e ’70. L’idea iniziale era di unire Daft Punk e Beatles, creando una fusione moderna ma con radici solide.

Summer of Love richiama i suoni dei club francesi. Come è nato questo pezzo?
Volevamo rendere omaggio alla French Touch e ai Daft Punk. Abbiamo lavorato il brano come un sample, ma abbiamo deciso di registrare tutto dal vivo per divertirci di più.

Il brano La Nuit des Étoiles Filantes ha una vena nostalgica. Come è nata l’idea?
L’estate scorsa eravamo nel sud della Francia a guardare le stelle cadenti. Da lì è nata l’idea di raccontare desideri intimi, usando un vocoder per dare un tocco moderno a un ricordo d’infanzia.

I vostri live sono spazi di libertà totale. Cosa volete che il pubblico porti a casa dai vostri concerti?
Vogliamo che tutti dicano di aver partecipato alla festa più bella della loro vita, in un ambiente sicuro e accogliente.

Qui il calendario dei live e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

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