Intervista a LDA che ha pubblicato il nuovo singolo Rosso Lampone e appare nell’album del padre Gigi D’Alessio nella rivisitazione del brano Primo Appuntamento.
Intervista a LDA
Cosa rappresenta il nuovo singolo “Rosso lampone” nel tuo percorso artistico?
Sicuramente una crescita o un’evoluzione. Se valuto ‘Bandana’, ‘Granita’ e poi ‘Rosso Lampone’ vedo una crescita importante, che porterò anche con i prossimi pezzi.
Questo è un pezzo in cui esplori un universo sonoro un po’ differente, ma ugualmente riconoscibile, soprattutto nell’inciso.
In questo brano mi muovo su una base funky, ma anche su una melodia riconoscibile, un aspetto che ho nel mio DNA. Sono fan di Bruno Mars e in Rosso Lampone lo dimostro in maniera chiara.
Un altro punto di forza di questo pezzo è il contrasto fra il testo dal sapore malinconico e un mood up tempo piuttosto deciso.
A me piace creare il contrasto, perché non è detto che un pezzo estivo debba avere un brutto testo. In qualsiasi pezzo tengo a lavorare molto sui testi e anche su questo aspetto vedo una crescita rispetto al passato. Sono cresciuto musicalmente e personalmente. Devo portare un nuovo Luca, ma non sforzandomi, semplicemente seguendo quello che oggi sono e quello che mi diverte.
Recentemente hai lanciato “Il Fabbricante di Lacrime”, un brano che dove si avverte la tua urgenza di comunicare.
“Il Fabbricante di Lacrime”è un omaggio a un film che amo molto. L’ho visto e ho sentito un giro di pianoforte che mi ha portato a dire ‘scrivo qualcosa’. Ho voluto parlare di me e ho avuto un approccio un pochino più urban rap, nonostante una melodia piuttosto marcata. Ho convocato un pianista, ci siamo confrontati e abbiamo proposto il brano. Io amo la musica suonata. Difficilmente porto basi solo fatte al computer.
Questa tua capacità di cambiare pelle l’abbiamo notata anche nella collaborazione con Matteo Paolillo.
Mi sono divertito tanto insieme a Matteo. E’ stato un esperimento riuscito. È stato bello lavorare con lui perché lui è veramente particolare nell’approccio, molto professionale.
Tornando a Rosso Lampone, il brano vive anche grazie ad un videoclip molto particolare, in cui spicca il tuo outfit e quello di chi hai attorno. Quanto è cambiato l’approccio dell’aspetto visual nelle tue canzoni?
Tanto, non voglio nascondermi perché sto provando a crescere in ogni aspetto. Vorrei anche trovare un mio stile a livello estetico, di outfit. E’ importante.
Oggi qual è l’aspetto della tua musica che ti rende particolarmente orgoglioso?
Forse la melodia, perchè sento di essere riconoscibile. Non assomiglio a nessuno.
Oggi qual è il valore aggiunto dell’approccio napoletano nella musica italiana?
Ci sono tante cose. Il valore aggiunto sono gli artisti. C’è poco da fare. Siamo tutti noi che abbiamo contribuito per far sì che Napoli tornasse lì, dove merita di stare. E questo è grazie anche a tutta la scena rap napoletana. Tutti veramente tutti, anche gli artisti emergenti e più giovani. Ma anche Andrea Sannino, Rosario Miraggio e mio padre.
E’ uscito “Fra”, il nuovo album di Gigi D’Alessio, che contiene anche una rivisitazione di Primo Appuntamento a cui hai lavorato anche tu. Come è stato lavorare con lui?
È stato bello, perchè ho vissuto l’esperienza in modo particolare, come un lavoro tra papà e figlio. Gli ho mandato una prima bozza del pezzo a cui stavo lavorando per gioco. A lui è piaciuta, l’abbiamo interpretata rendendola più fresca e ci siamo divertiti. Abbiamo riso parecchio. Questo è uno di quei momenti che ti rimangono impressi nella mente per sempre. Nel brano ho parlato del primo appuntamento di oggi.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.