Maneskin secondary ticketing Codacons
I concerti dei Maneskin in Italia non sono molti e di sicuro non potranno accontentare tutti i supporter che vorrebbero accaparrarsi un biglietto.
E’ questo il motivo per cui i live della band rivelazione internazionale del 2021 sono al centro di un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Verona.
Come riporta la testata Veronasera, che segnala come per un concerto di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas si possono spendere anche 1,2 milioni di euro.
La denuncia è del Codacons, che torna ad attaccare il fenomeno del secondary ticketing presentando un esposto alla Procura.
Maneskin, nel mirino del Codacons a causa del secondary ticketing
«I biglietti per il concerto dei Maneskin all’Arena sono andati letteralmente a ruba sui canali ufficiali di vendita, per comparire in queste ore sui siti di secondary ticketing a prezzi astronomici.
Alcune piattaforme stanno proponendo al pubblico biglietti con tariffe che vanno dai 4mila euro fino al record di 1.182.999 euro per un posto in prima fila davanti al palco. Un rincaro astronomico, se si considera che sui canali ufficiali di vendita il prezzo massimo di un biglietto era di 86,25 euro.»
Queste le parole del presidente Carlo Rienzi, che chiede anche di avviare una indagine penale nei confronti dei bagarini online, per i reati di truffa aggravata e aggiotaggio.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.