Manuel Agnelli

Manuel Agnelli è reduce da una nuova stagione di X Factor, in cui ha portato fino alla finale i Bengala Fire, che hanno concluso il talent al terzo posto.

L’artista ha rilasciato un’intervista a Rolling Stone, nella quale ha parlato, oltre che dei suoi brani da solista tratti dalla colonna sonora del film Diabolik, anche dell’edizione di X Factor appena conclusa.

Una riflessione che parte dalla sua indole, che non ha snaturato nonostante le partecipazioni al talent in veste di giudice.

“Rimanere me stesso è il mio limite, non so fare altro: in tv, in questo talent, è diventato un vantaggio. Non sono più intelligente o ho più talento nel recitare di altri, ho solo quest’incapacità di tradire ciò e chi sono.

Avevo paura di X Factor dopo averlo accettato? Certo, fosse solo per le valangate di merda arrivatemi addosso dai miei amati fan, e perché era un mondo che non conoscevo e che sapevo non essere facile. Per l’ennesima volta mi dicevano che ero un venduto, ma io ero sicuro di sapermi e potermi ritagliare uno spazio anche se lì dentro non c’era.”

Manuel Agnelli parla di X Factor a Rolling Stone

“X Factor per molti versi per me è stato davvero tanto liberatorio, mi ha tolto da un ambiente che stava marcendo, soffocato dalle sue stesse leggi e dogmi. E pensare che io mi ero unito a quell’ambiente perché non c’erano le prime e non volevo avere i secondi, ho sempre odiato gli obblighi. Ora invece l’alternative italiano, e non solo, è diventato un posto asfittico e asfissiante.”

Parole forti, ma che esprimono soddisfazione per il lavoro svolto negli anni nel talent.

“Sono cresciuto come professionista, ho imparato un sacco di cose, ho capito cos’è la tv, nel bene e nel male. È stata un’esperienza meravigliosa da fare a 50 anni, mi è cambiata la vita dopo mezzo secolo che stavo al mondo, non è mica facile. È stato vitale, è stato bello ed è stato una lezione a me e a tutti: si può fare, puoi cambiarti la vita, in ogni momento, non devi rimanere legato a ciò che gli altri pensano di te.”

Un bilancio…

“Tutto questo che ho fatto per queste band è una briciolina di Storia di cui sono felice, che va oltre tutto. Certo mi sarei accontentato anche solo di me stesso, sia chiaro, nel senso che il mio progetto era fare la musica che volevo, liberamente e di viverci in modo da non dover chiedere niente a nessuno. E ci sono riuscito.”

E ora? Manuel tornerà a X Factor?

“Mi ha insegnato anche a usare la tv, non solo a farla. Che è la parte più divertente, mi ha cambiato la vita anche economicamente e lo dico senza ritegno. […]

Può darsi anche che non prosegua però, ho tanta voglia di tornare a suonare e anche di lasciare un ambiente che le sue pareti ce le ha e a volte sono pure belle strette, che ha le sue regole ed è un’esperienza che credo di aver esplorato abbastanza.

Mi ha dato tanto ma mi ha pure preso tanto e sinceramente mi piacerebbe tornare a suonare per il suonare, indipendentemente dall’algoritmo e le convenienze. Quindi a domanda diretta ti rispondo: non lo so. So che mi manca tanto tanto tanto la musica.”

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