La questione che riguarda l’utilizzo del marchio Matia Bazar (ne abbiamo parlato Qui) è finita nelle aule del Tribunale di Milano.
Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale, che durante la scorsa estate hanno portato in giro per l’Italia lo spettacolo La Nostra Storia nei Matia Bazar, sono stati condannati.
Questo il messaggio postato da Fabio Perversi, tastierista della band e licenziatario del marchio.
“Credo sia giunto il momento di fare chiarezza su una vicenda sulla quale volutamente ho, fino ad oggi, taciuto.
Il mio silenzio è stato un atto dovuto nei confronti di tutti coloro che, a partire dalla nascita dei Matia ad oggi, negli anni ci hanno dimostrato sempre affetto.
Ho voluto, anche, rispettare il lavoro della magistratura che solo recentemente ha risolto in via definitiva una controversia sull’uso del marchio MATIA BAZAR da parte di due ex componenti della band, ordinando agli stessi di cessare tale uso illecito.
Il Giudice ha ritenuto che l’uso del marchio MATIA BAZAR da parte di Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale nella locandina del tour estivo “La nostra storia nei MATIA BAZAR” per promuovere l’omonimo spettacolo teatrale costituisse contraffazione del marchio MATIA BAZAR di cui la famiglia di Giancarlo Golzi è proprietaria ed io sono licenziatario esclusivo e che “l’ulteriore eventuale abusivo utilizzo da parte dei resistenti dei marchi indicati può determinare, tra l’altro, un rischio di grave confusione con analoghe iniziative ufficiali di promozione delle attività concertistiche e in senso lato culturali svolte dai ricorrenti e, dunque, un serio pregiudizio agli interessi di questi ultimi.
Con il pretesto di ripercorrere la loro carriera artistica quando erano parte della nostra band, Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale hanno sponsorizzato questo tour anche in vari programmi televisivi, radio e sui social, creando l’impressione che questa reunion tra loro rappresentasse la nuova ed attuale formazione dei MATIA BAZAR. La decisione del Tribunale di Milano ha ora posto fine a questa ambiguità.
Questo comportamento è ancor più paradossale se si pensa che gli stessi hanno volutamente lasciato la band, addirittura più volte come nel caso della Mezzanotte, dichiarando la volontà perenne di non voler più fare parte del progetto musicale e fattuale della band, prendendo a suo tempo le distanze con veemenza e decisione. Volutamente non ho mai voluto fare parte della querelle mediatica, ma era giusto iniziare una causa legale.”
Matia Bazar, Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale condannati dal Tribunale di Milano
“Mai avrei pensato di dover avviare una causa legale contro degli ex componenti della band, ma ho sentito il dovere morale di farlo perché oltre al rispetto per Giancarlo Golzi e della sua famiglia, che mi hanno moralmente e fattivamente affiancato in questa azione legale, questo appoggio e sostegno l’ho ricevuto anche da parte di Piero Cassano il quale, essendo testimone di tutta la “faccenda”, mi ha onorato del suo sostegno e della sua disponibilità incondizionata.
Ora che la legge ci ha visti vincitori e la giustizia ha potuto svolgere il proprio compito, confesso che il primo pensiero è andato a Giancarlo, il quale ha sempre sostenuto la mia persona come l’erede naturale, professionale dei Matia Bazar, forse anche perchè a differenza di altri non ho mai lasciato la formazione dei Matia. Inoltre il mio pensiero va a tutti i fan, ho sempre letto tutti i vostri commenti, non è stato facile restare in silenzio e non rispondere a tutti i tentativi di Marrale e Mezzanotte di rinverdire le loro carriere “scippando” solo per motivi di INTERESSE la storia e la contemporaneità del gruppo.
Posso dire che moralmente la serenità dovuta alla ragione mi ha sostenuto e non ultimi i “ragazzi” che con me in questi lunghi mesi mi hanno affiancato in un lavoro artistico meritevole del nome Matia Bazar.
La battaglia legale continuerà anche all’estero perché una società di cui Silvia Mezzanotte è socia sta cercando di registrare il marchio MATIA BAZAR senza averne diritto in tanti paesi fuori dall’Italia.
Comunque ora tutto è pronto artisticamente, musicalmente e managerialmente. Presto saranno comunicate tutte le iniziative volte a continuare ciò che non abbiamo mai smesso di fare!!!! Amare, onorare e soprattutto RISPETTARE il lavoro ed il nome dei Matia Bazar in Italia e nel MONDO.
Un abbraccio, Fabio”
Queste le parole apparse sulla pagina ufficiale dei Matia Bazar. Nessun commento, per ora, da parte di Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale.
Foto dai Social di Fabio Perversi, Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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