Max Pezzali Torbole

Ci sono serate che proprio per il periodo che viviamo da un anno a mezzo a questa parte proprio non si possono scordare. Vivere un concerto come Max90 di Max Pezzali permette a chi ha vissuto gli anni ’90 di trascorrere due ore senza pensieri sul presente. Un viaggio musicale davvero straordinario in cui l’artista pavese ha ripercorso un decennio fenomenale con canzoni che volente o nolente fanno parte del DNA di chi è nato tra i ’70 e gli ’80.

Il tour nasce per mantenere il contatto con quel pubblico che da un anno e mezzo aspetta San Siro Canta Max, il doppio concerto al Meazza già due volte rimandato e che, pandemia permettendo, andrà in scena il prossimo anno.

Max Pezzali è un mito, il fratello maggiore che tutti avremmo voluto avere. Il cugino che con le sue parole e i suoi racconti è in grado di entrare nella vita di ognuno di noi narrando storie nelle quali ci si può tranquillamente riconoscere.

Un meccanismo di identificazione che si esplicita senza quella malinconica nostalgia che spesso accompagna tour celebrativi. Max è uno di noi e lo dimostra nelle oltre 30 canzoni che canta o accenna. Brani storici, pezzi di vita di tutti e frammenti di un momento che sembrava eterno e che è volato via lasciando un’impronta indelebile.

Max anche nel concerto andato in scena a Torbole, a pochi passi dal Lago di Garda, si fa portavoce di un’emozione collettiva. Gran Maestro di una generazione che ha vissuto sogni, speranze, delusioni, dolori, ma che guarda agli anni ’90 con quella consapevole nostalgia di chi sa che li quel periodo lo ha vissuto in pieno e senza Nessun Rimpianto.

La scaletta del live si snoda tra i brani più significativi di Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, Nord Sud Ovest Est, La donna, Il Sogno e il grande incubo, La dura legge del gol e Grazie mille. 5 dischi iconici che riprendono vita e così per la prima volta Max e la sua band propongono dal vivo Il Grande Incubo o riportano sul palco Weekend. Brani anche meno noti, ma altrettanto significativi come Cumuli, Non Ti Passa Più o Te La Tiri trovano spazio in una serata ricca di musica ed emozioni.

Con quell’ingenuità di chi un tempo credeva che Il Pappagallo sarebbe potuta diventare una hit immortale! Altro che Come Mai o Sei Un Mito

Alcune sono chicche per boomer, come L’Ultimo Bicchiere o Aeroplano e ci sono accenni che commuovono, come l’intro originale de Gli Anni.

E poco importa se anche La Regola dell’Amico può sbagliare o ancora oggi trent’anni dopo Con un Deca non si può andar via. Quello che conta è che nonostante il pubblico debba rimanere seduto e non possa vivere come vorrebbe un concerto unico e irripetibile, Pezzali c’è e ci sarà, così come le canzoni degli 883. E il concerto Max 90 lo dimostra ancora una volta.

Perchè tutti sappiamo che…

“E’ la dura legge del gol, gli altri segneranno però che spettacolo quando giochiamo noi. Non molliamo mai. Loro stanno chiusi ma, non importa chi vincerà, perchè in fondo lo squadrone siamo noi. Lo squadrone siamo noi.”

Max Pezzali – Max 90 – Scaletta

  • Non me la menare
  • Te la tiri
  • 6 1 sfigato
  • Un giorno così
  • Rotta x casa di Dio
  • Weekend
  • S’inkazza
  • Jolly Blue
  • Innamorare tanto
  • Nella notte
  • Sei un mito
  • Viaggio al centro del mondo
  • La radio a 1000 watt
  • Hanno ucciso l’uomo ragno
  • Ti sento vivere
  • Nient’altro che noi
  • Nessun rimpianto
  • La dura legge del gol
  • La regina del celebrità
  • Gli anni
  • Finalmente tu
  • L’ultimo bicchiere
  • Io ci sarò
  • Aeroplano
  • Se tornerai
  • Una canzone d’amore
  • Come mai
  • Con un deca
  • Cumuli
  • Il grande incubo
  • La regola dell’amico
  • Nord sud ovest est
  • Tieni il tempo

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