Già disponibile in tutti i digital store, “Effimere Conquiste” è il nuovo singolo dei Sanlevigo, realizzato in collaborazione con Le Cose Importanti: “Si tratta di un pezzo a cui siamo molto legati, perché racconta in maniera implicita gli ultimi anni della band: dalle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare fino alla paura di dover rinunciare ai nostri sogni.
Come tanti, anche noi siamo passati attraverso momenti di sconforto in cui ci siamo chiesti se valesse davvero la pena continuare. Ad oggi, però, siamo felici di aver scelto di proseguire e siamo ancora più felici di poterlo raccontare con un brano che vanta la partecipazione di una band come Le Cose Importanti, con una storia alle spalle per certi versi molto simile alla nostra”.
Intenso ed elegante, “Effimere Conquiste” arriva dopo “L’evasione, il ritorno“, brano realizzato in featuring con il producer e youtuber Daniele Montesi, e anticipa il nuovo EP della band alt-rock romana, “Eterociclico Vol. I“, la cui uscita è prevista per la metà del 2023.
Sanlevigo, “Effimere Conquiste” ed Eugenio Montale
In fase di scrittura, è stato di fondamentale importanza uno dei componimenti della raccolta “Satura” del 1971 di Eugenio Montale, in cui il poeta si rivolge alla moglie defunta con il verso: “Tu sola sapevi che il moto non è diverso dalla stasi”, lasciando intendere che esista una realtà più complessa di quella che riusciamo a percepire con i sensi e di cui entrambi erano a conoscenza.
Partendo da questo concetto, in “Effimere conquiste” i Sanlevigo hanno deciso di sviluppare un intimo dialogo tra due amanti che, in un momento di sconforto, per farsi forza ripercorrono tutte le difficoltà che si sono lasciati alle spalle e i piccoli traguardi raggiunti. Anche se insignificante o invisibile agli occhi degli altri, ognuno di quegli ostacoli superati rappresenta infatti per loro un motivo valido per continuare a costruire qualcosa di duraturo.

Sanlevigo, “Effimere Conquiste”: il testo
Tu che sola sai che il moto è la stasi
prendi e scomponi le mie inquietudini
mentre le geometrie dei tuoi desideri
formano specchi dove vedo riflessi i miei
E tutte le nostre effimere conquiste
i salti nel vuoto persi dentro questo presente
Nel buio abbracciami e fa finta di niente,
Raccontami storie più semplici in cui credere
per stare bene
Tu che sola sai che non si nasce né muore
Copri i miei lividi e scaccia i dubbi che ho
Mentre le simmetrie dei ricordi di ieri
Compongono i cieli dove si uniscono i tuoi ai miei
E tutte le nostre effimere conquiste
i salti nel vuoto persi dentro questo presente
Nel buio abbracciami e fa finta di niente,
Raccontami storie più semplici in cui credere
per stare bene
Nulla dura per sempre, neanche questo dolore
Mi hai detto: “Non è la meta,
è parte del viaggio ma non la destinazione”
è parte del viaggio e
Di tutte le nostre effimere conquiste
i salti nel vuoto persi dentro questo presente
Nel buio abbracciami e fa finta di niente,
Raccontami storie più semplici in cui credere
per stare bene
Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.