Con il concerto in programma il 19 febbraio alla Scala di Milano, si abbatte una barriera che sembrava insormontabile, Paolo Conte è il primo cantautore in concerto nel celebre teatro milanese.
“Alla Scala sono il primo e quindi non è detto che non sia pure l’ultimo. Ho suonato in teatri prestigiosi come il Barbican a Londra, la Philharmonie a Berlino… ma la Scala fa sognare. È il teatro simbolo che contiene la nostra grande musica, l’Italia ha dato il suo meglio con la lirica. Non ci sono mai stato da spettatore ed è un’emozione pensare ai fantasmi che sono passati da qui.”
Queste le parole dell’artista che con la sua musica ha contribuito a scrivere una pagina di storia, arricchita da un nuovo capitolo legato a un concerto contaminato e ricco di sfumature artistiche.
Paolo Conte, il primo cantautore in concerto alla Scala
Sul palco insieme a Paolo Conte ci saranno Lucio Caliendo (oboe, fagotto, tastiere), Claudio Chiara (sax, flauto, fisarmonica), Daniele Dall’Omo (chitarre), Daniele Di Gregorio (batteria, percussioni, marimba), Luca Enipeo (chitarre), Francesca Gosio (violoncello), Massimo Pitzianti (fisarmonica, bandoneon, sax, pianoforte), Piergiorgio Rosso (violino), Pierre Jino Touche (contrabbasso e basso), Luca Velotti (sax e clarinetto).
La scaletta del concerto è stata pensata appositamente per l’evento milanese. Paolo Conte non tralascerà nessuno dei suoi brani più noti e preziosi, così come accaduto in occasione dell’ultimo progetto live alla Reggia di Venaria Reale, a pochi passi da Torino.
Piero Maranghi, editore e ad del canale Classica HD su Sky, in una lettera al quotidiano Il Foglio aveva definito lo show in programma “uno schiaffo alla storia della Scala”. Sulla stessa lunghezza d’onda la giornalista Milena Gabanelli e ko scrittore e critico Pierluigi Panza.
A favore della scelta di aprire la Scala a Paolo Conte c’è, invece, il Sottosegretario alla Cultura del Governo Meloni Vittorio Sgarbi.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
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