Durante la conferenza stampa del Concertone del Primo Maggio 2023, Ambra Angiolini ha espresso un pensiero sul ruolo dell’evento e di come è cambiato nel tempo.
Il patron Massimo Bonelli di iCompany aveva sottolineato di come “la Rai si è messa a servizio del concerto, che nel tempo ha acquisito maggiore peso. Ora la Rai è presente, ma non ingombrante. Crede nel nostro progetto.”
Primo Maggio 2023, le parole di Ambra
Ambra, per la sesta volta al timone del Concertone, in conferenza stampa ha parlato dell’evoluzione dell’evento.
“In 6 anni siamo cresciuti anche a livello di scaletta. Siamo consapevoli del fatto che non siamo lì per salvare il mondo, ma con la musica lanciamo dei messaggi, ma non sono più slogan fine a se stessi.
Non parliamo solo dei giovani, ma ci rivolgiamo sempre più a un pubblico trasversale. Abbiamo scelto di non presentare i cantanti sul palco, ma lasceremo a loro lo spazio per lanciare un messaggio.
In molti parleranno della nostra Costituzione, ma altri porranno l’accento sul disagio mentale, che oggi non è più un tabù. I giovani sono andati oltre. Non hanno paura a esprimere un parere su certi argomenti.
Dalle loro parole scopriremo un mondo di ragazzi che hanno idee precise, ma non bellicose. L’idea che li guida è legata al dialogo. Parliamo, confrontiamoci, ma costruiamo qualcosa insieme. Nessuno vuole provocare e basta. Non serve. Lo abbiamo finalmente capito! Collaboriamo, questo è l’obiettivo.”
Nel tempo è cambiato anche il pubblico del Concertone del Primo Maggio.
“L’empatia con il pubblico è reale, sempre più stretta. In questa edizione ci emozioneremo già con una presigla molto significativa. Ogni secondo di questa edizione aggiungerà qualcosa. Un lungo viaggio emozionale.
Vogliamo comunicare al pubblico un messaggio legato alla memoria, alla Costituzione, ma anche sul futuro, che mai come questa volta dimostra di essere presente.”
Durante la conferenza stampa Ambra chiarisce un pensiero sulla censura, che sul palco del Primo Maggio non esiste.
“Qui nessuno chiede a nessuno di non dire certe cose. Il marcio non c’è. Se qualche artista non si sente libero è solo perchè può avere paura che un giornalista possa travisare il suo pensiero…”
Da Biggio, co-conduttore accanto all’attrice, parole al miele.
“Mi colpisce la capacità di Ambra di approfondire tutti i temi che saranno trattati sul palco.”
Poi a proposito delle polemiche sugli artisti che non prendono posizione…
“Per un artista non è un obbligo schierarsi!”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.