Amadeus

Con una nota la Rai ha pubblicato i nomi dei primi 8 finalisti di Sanremo Giovani e sui social fioccano frecciatine e accuse più o meno velate.

C’è chi grida allo scandalo, chi è convinto che degli 8 “non se ne salva mezzo”, chi li prende in giro per i nomi d’arte, chi controlla la provenienza geografica o l’etichetta di riferimento e chi immancabilmente lancia l’allarme e accusa. “Chi bisogna pagare per andare a Sanremo?

Sanremo, “Chi bisogna pagare” per andare al Festival?

Il cantautore romano Jacopo Ratini, sul palco del Festival di Sanremo 2010 tra i Giovani, racconta la sua esperienza.

SANREMO È LEGGENDA

Quando ero piccolo girava questa voce “Basta pagare e vai a Sanremo!”. E io chiedevo sempre “Ma chi bisogna pagare?” Qualcuno diceva “la Rai”, qualcun altro “un manager potente” altri ancora “L’ orchestra”. La risposta più gettonata rimaneva “Pippo Baudo”.

Allora io domandavo: “Quanto bisogna pagare Pippo Baudo per salire sul palco dell’Ariston?”

Le cifre variavano. Si parlava di 50/60 milioni delle vecchie lire. Con l’entrata del nuovo conio la cifra si aggirava intorno ai 100/200.000 euro. A quel punto incalzavo: “E in quale modalità andrebbe pagato Pippo Baudo? In contanti dentro una busta, cash con una valigetta in pelle, con un assegno, un bonifico bancario? Con una carta American Express?”

A distanza di qualche anno sono stato a Sanremo. Ho cantato senza aver dato un centesimo a nessuno. Anzi, mi hanno pagato per esibirmi.

Qualche minuto fa, sotto ad un post in cui Amadeus decretava gli otto finalisti di Sanremo Giovani, leggo un commento in cui ricompare la fatidica frase “Basta vendere illusioni. A Sanremo ci va solo chi paga!”.

Secondo voi, Amadeus accetta un PayPal, una ricarica Postepay o deve necessariamente fatturare tutto?”

Numerosi i commenti, tra cui spicca quello di Tiziano Orecchio, al Festival tra i Giovani nel 2006, nell’anno in cui fecero capolino Ermal Meta (negli Ameba4), Simone Cristicchi, Ivan Segreto e L’Aura.

Addirittura nella mia “Sicilia” quando lo feci girava voce che mio padre era ricco e che aveva pagato quei benedetti 100 milioni del vecchio conio🤣😉🤣🤣😉. La cosa è divertente perché Papà non era ricco allora e ovviamente non lo è adesso. Esiste solo una verità forse; i “Talentuosi” certe volte “da soli” ce la fanno, il problema è sempre il dopo…”

Quindi, qual è la formula magica che porta un giovane artista al Festival di Sanremo? Chi vi scrive forse è un sognatore, ma… crede ancora nel talento e nella meritocrazia, anche se…