Dal 25 gennaio sarà disponibile sui digital store Sanremo Il Festival, Dall’Italia del boom al rock dei Maneskin, edito da D’idee, il primo libro di Nico Donvito.
Il giornalista, collaboratore anche di IMusicFun, è un profondo estimatore, studioso e osservatore della kermesse canora che, quest’anno, spegnerà le sue 72 candeline.
Il volume è impreziosito dalla prefazione firmata da Amadeus, che si appresta a condurre la sua terza edizione consecutiva, e dalla copertina disegnata da Riccardo Mazzoli, che ha realizzato le caricature di alcuni dei protagonisti della storica rassegna.
Da Domenico Modugno a Claudio Villa, passando per Nilla Pizzi, Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Fausto Leali, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Al Bano, Orietta Berti e i Maneskin, indiscussi vincitori della passata edizione.
Non poteva mancare la fitta schiera di conduttori che hanno reso grande la manifestazione, rappresentata in primo piano dallo stesso Amadeus e da Pippo Baudo. Mentre nella quarta di copertina trovano spazio gli omaggi a Mike Bongiorno, Raffaella Carrà, Loretta Goggi, Carlo Conti, Fiorello, Paolo Bonolis, Piero Chiambretti e Nunzio Filogamo, voce che ha inaugurato le prime edizioni radiofoniche con il suo inconfondibile “Cari amici vicini e lontani“.
Uno slogan che ha ispirato lo stesso autore.
Sanremo Il Festival, dall’Italia del boom al rock dei Maneskin, il libro di Nico Donvito
«Ho riflettuto su quanto sia cambiato il Festival negli anni e su quanto, per certi versi, sia rimasto socialmente uguale e irrimediabilmente fedele a se stesso. Dalla ricostruzione post bellica alla ricostruzione post-Covid, per intenderci.
Nel corso dei decenni, Sanremo ha raccontato il nostro Paese, in tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Seppur con una liturgia tutta sua, la rassegna ha saputo rinnovarsi pur mantenendo intatta la propria natura. In fondo, come potremmo definirla se non una ruspante rappresentazione allegorica, in note e paillettes, di un’Italia che cambia e che, per certi aspetti, non vuole mai cambiare?».
Riflette l’autore.

Questa, invece, la sinossi.
Per molti il Festival è quell’evento televisivo che ci catalizza davanti allo schermo per una settimana all’anno, uno spettacolo colorato, uno psicodramma tragicomico collettivo, un carrozzone fiorito stracolmo di cantanti, presentatori e vallette.
La verità è che Sanremo è un vero e proprio fenomeno di costume, la favola musicale più bella di sempre, lo specchio canterino del nostro Paese.
L’obiettivo di questo volume è quello di cercare di raccontare questi settantuno anni di vita e di storia italiana, perché il Festival non è soltanto Domenico Modugno che allarga le braccia, il finto pancione di Loredana Bertè o Bugo che lascia Morgan da solo sul palco, ma tanto altro ancora da scoprire, custodire e tramandare.
Sanremo è Sanremo si suol dire, anche se nessuno di noi è mai riuscito a spiegarne veramente il perché. Questo libro non vuole essere altro che un ulteriore determinato e appassionato tentativo.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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