Ivana Spagna manca da Sanremo da tanti, troppi anni. L’artista, lo scorso anno quarta classificata a Una Voce per San Marino, in un’intervista a RTL 102.5 ha ricordato le sue partecipazioni, svelando anche qualche particolare curioso.
“Sanremo mi ha dato tanto. Per me Sanremo è stato importantissimo, ma in diversi modi. La prima volta fu con la prima canzone che avevo scritto in italiano, ‘Gente come noi’. Era la prima volta che mi si conosceva in Italia, visto che ero sempre all’estero. Per me quel terzo posto è stato un regalo bellissimo, una cosa inaspettata, una sorpresa. Speravo che andasse bene ma non speravo che andasse così bene.”
Queste le sue parole. Ivana prosegue.
“Tutte le volte è sempre la stessa cosa, ti manca quasi il fiato. In un concerto hai il tempo di scaldarti. Lì ti giochi tutto in tre minuti e senti il peso della responsabilità non solo tua ma di tutti quelli con cui hai collaborato per la canzone. E quando salgo sul palco mi sento a casa, ma dietro, prima di salire, è terribile.”
Sanremo, Ivana Spagna ricorda i suoi Festival
Ivana Spagna, poi, ai microfoni di Barbara Sala, Luigi Santarelli e Antonio Sica ricorda quanto accaduto nel 2008.
“Un’altra volta è stato con Loredana Bertè. Lei è pazzesca, è stato divertentissimo. È stato anche scioccante visto che la prima volta che sono salita da lei era arrivato Pippo Baudo per dire che la canzone era stata eliminata perché era un plagio, per cui immaginate cosa provammo. E invece fu anche la fortuna della canzone, perché tutti iniziarono a parlarne, e io rimasi lì per tre giorni.”
Un pensiero poi alla musica attuale.
“Non so dire se la musica di allora fosse meglio o peggio. C’è chi ama molto di più un genere come il rap che forse vive meglio la società del momento. Ogni epoca è accompagnata dalla musica che la rispecchia. Forse nel ’95, quando ho cantato ‘Gente come noi’, c’erano canzoni più melodiche; oggi è cambiato il mondo. Rispetto però a chi dice che oggi non ci siano più canzoni belle dico che non è vero.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.