Sanremo Teatro Ariston

A meno di una settimana dall’inizio del Festival di Sanremo 2023, il Codacons invia una diffida alla Rai, sollevando alcuni dubbi sulla composizione della Giuria Demoscopica che sarà chiamata a valutare le 28 canzoni in gara.

“Nel Regolamento Sanremo 2023, con riferimento alla Giuria Demoscopica, si legge unicamente che: ‘La Demoscopica è formata da trecento componenti selezionati, che voteranno attraverso un’applicazione ad essi dedicata e realizzata per l’occasione’. Oltre questo il nulla”, spiega l’associazione. E aggiunge: “Non è dato sapere agli utenti chi siano i 300 membri scelti di tale Giuria e, soprattutto, attraverso quali criteri essi siano stati individuati”.

Per l’associazione dei consumatori ad essere mancata è stata dunque “la predeterminazione dei parametri per la corretta individuazione dei componenti di tale Giuria. In questo caso specifico, l’assenza di informazioni su tale Giuria Demoscopica è un fatto che non può passare in sordina dal momento che, come viene chiarito nel Regolamento Sanremo 2023, tale Giuria ha un peso per la decretazione del vincitore della competizione canora. I criteri di selezione dei giurati devono assicurare il pluralismo partecipativo e l’imparzialità rispetto ai cantanti in gara, in modo da garantire che le operazioni di voto siano del tutto genuine ed imparziali e i voti espressi tramite televoto da parte degli utenti non siano vanificati“.

Sanremo 2023, il Codacons diffida la Rai

I dubbi del Codacons non riguardano solo la Giuria Demoscopica, ma anche quella dei giornalisti, che dovranno valutare e votare i 28 brani dei Big in gara al Festival di Sanremo 2023.

“La Rai avrebbe già fatto ascoltare le canzoni a 15 giornalisti di altrettante testate e costoro avrebbero espresso i propri voti, pubblicati sul web attraverso apposite pagelle. Dinanzi a ciò, è lapalissiano che tali 15 giornalisti – che hanno già sviluppato orecchio per le canzoni del Festival – si trovano in una posizione diversa rispetto agli altri e, chiaramente, non possono entrare a far parte della Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web “, tuona l’associazione. “Si creerebbe infatti una giuria completamente sbilanciata, composta da membri che ascoltano le canzoni per la prima volta (così come dovrebbe essere) e membri che invero le hanno già ascoltate”.

Ecco il perché della diffida alla Rai, alla quale il Codacons chiede di pubblicare i criteri predisposti per le nomine dei componenti della Giuria Demoscopica e della Giuria della Sala Stampa e di emettere il provvedimento di predisposizione dei criteri per le nomine dei componenti della Giuria Demoscopica “che soddisfino i requisiti di imparzialità, trasparenza, pluralismo e assenza di conflitti di interessi, anche potenziale“.

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