SIAE Meta Soundreef

Soundreef interviene sull’interruzione delle trattative Siae – Meta con un comunicato stampa.

“In relazione alla vicenda relativa all’interruzione della trattativa tra SIAE e Meta, Soundreef precisa che continuerà a raccogliere regolarmente le royalties per i brani in sua gestione e a distribuire i proventi ai propri aventi diritto. Soundreef, infatti, riscuote le royalties per conto dei propri autori, compositori ed editori in maniera indipendente da SIAE nel segmento online, e quindi da tutte le principali piattaforme incluso Meta, ma anche in qualsiasi altro segmento quale radio, tv ed eventi dal vivo, definendo i propri accordi con i diversi utilizzatori. Soundreef sta seguendo con grande attenzione, con espressa riserva di far valere i diritti in relazione al proprio repertorio.”

AGGIORNAMENTO DEL 17 MARZO

“Sappiamo che il take down dei brani da parte di Meta, già iniziato nel pomeriggio di ieri, sta riguardando non solo il repertorio SIAE e il repertorio Soundreef con essa condiviso, ma anche il repertorio integralmente amministrato da Soundreef e i repertori esteri. È evidente che l’esito della trattativa tra Meta e SIAE sta quindi danneggiando tutte le società di collecting operanti, in Italia e non. Data l’eccezionale gravità di questo evento senza precedenti alcuni, Soundreef sta direttamente contattando entrambe le parti per capire come l’intera negoziazione sia stata condotta e lavorando per ripristinare sulle piattaforme Meta tutti i brani di cui amministra totalmente i diritti. Rimane inteso che, dovessero emergere eventuali responsabilità rispetto al non raggiungimento di un accordo, Soundreef farà valere i diritti in relazione ed in difesa del proprio repertorio.”

Secondo Il Foglio l’accordo saltato fra Meta e Siae è solo un epocale momento passeggero.

“Ora non si potranno più utilizzare su Instagram e Facebook i prodotti musicali tutelati dall’agenzia: è la rivincita del muto su una abitudine rivoluzionaria. Non sarà facile adattarsi, ma forse è un bene.”

Su Facebook, i relativi contenuti verranno bloccati. Su Instagram verranno silenziati, a meno che gli utenti non ne sostituiscano l’audio con una delle tracce disponibili nelle librerie musicali di Meta appositamente create e che non ricadono sotto la tutela Siae.

Quali saranno i prossimi passi?