Tiromancino Ho Cambiato Tante Case significato
L’attesa è finalmente terminata. Ho Cambiato Tante Case, il nuovo album di Tiromancino è stato svelato. Un disco completo, ricco di sfumature musicale e con testi in cui si avverte la maturità di un uomo sereno, che ha fatto pace anche con le criticità del passato.
“Ho cambiato tante case è il disco dove ho sperimentato di più, non ponendomi mai limiti né musicali né di testo. Sono andato veramente dove il cuore e la libertà mi ha portato, è il mio disco di ricerca, il più vario.”
Queste le parole con cui Federico Zampaglione introduce l’album del ritorno.
Tiromancino Ho Cambiato Tante Case significato canzoni
Ecco il racconto delle tracce del nuovo album di Tiromancino.
01.HO CAMBIATO TANTE CASE
Ho cambiato tante case è una canzone scritta con Galeffi, cantante della scena indie romana. Questo brano per me rappresenta il perfetto connubio tra classico e moderno. È una canzone che potrebbe sembrare scritta in un’altra epoca, ma che allo stesso tempo presenta tutta una serie di soluzioni e sonorità che la rendono molto contemporanea.
02.DOMENICA
Domenica è un pezzo di cui ho scritto testo e musica e che presenta delle note autobiografiche. Si parte da qualcosa di personale, un ricordo d’infanzia che torna da lontano, per poi arrivare all’oggi, a una giornata qualsiasi come può essere la domenica. Anche una domenica qualunque acquista un sapore speciale nel momento in cui lasciamo che il nostro cuore vada a ripescare delle immagini che ci sono rimaste dentro. Il semplice atto della condivisione di questi ricordi con la persona che si ama rende anche la giornata più ordinaria in qualche modo straordinaria. Con questo brano ho puntato anche a un sound che facesse un po’ sognare, che regalasse anche un po’ di leggerezza interiore di cui tanto si ha bisogno in questo periodo.
03.AVVICINANDOTI
Avvicinandoti è un pezzo scritto con Leo Pari che in qualche modo riecheggia alcune sonorità degli anni ’80 anche se rimodernizzate. Si tratta di un testo abbastanza visionario in questo caso che va più per immagini e che descrive il concetto di trovare un posto ideale da condividere insieme un’altra persona. Non è propriamente una canzone d’amore, perché ci sono delle parti che definirei più psichedeliche e credo che sia uno degli episodi ritmicamente più incalzanti di questo album.
04.ECCOCI PAPA’
Eccoci papà è invece un omaggio a una delle persone più importanti della mia vita.
Oltre ad essere legato a mio padre dall’affetto che provo per lui come genitore è per me anche un preziosissimo collaboratore, un sostenitore, un confronto continuo, una voce importante da ascoltare. Questo brano, quindi, è un omaggio che ho fatto a mio padre di cuore e non dimenticherò mai la prima volta che l’ha sentito: si è commosso, è stato un momento bellissimo, è una canzone tutta per lui.
05.L’ODORE DEL MARE con Carmen Consoli
L’odore del mare credo sia uno dei pezzi più intensi di questo lavoro. È un pezzo abbastanza riflessivo dove ci si interroga un po’ sulla vita, sulle strade da prendere, sui dubbi. Si può trovare comunque una positività di fondo e il messaggio di questo pezzo è “questa è la tua vita, anche se fa male non rinunciare a dargli il senso che vuoi tu”.
Si parla quindi dell’importanza di superare anche i momenti di difficoltà per arrivare a qualcosa che veramente senti.
Insieme a me a cantare in questo pezzo c’è Carmen, la “cantantessa”, una delle voci e delle personalità più potenti della musica italiana. La cosa bella di questa collaborazione è che entrambi siamo riusciti, essendo appassionati di musica soul e blues, a dare alla canzone un’eco lontana che richiama questi stili.
06.QUESTA TERRA BELLISSIMA
Questa terra bellissima è un pezzo scritto con mio padre Domenico e mio fratello Francesco. È una canzone che parla dell’ambiente, dell’importanza di avere una certa considerazione verso tutto ciò che ci circonda. Non è un brano scritto in maniera polemica né paternalistica, ma cerco attraverso una serie di belle immagini di ricordare che viviamo su una terra bellissima che dobbiamo salvaguardare, salvare prima di tutto da noi.
Per quanto riguarda il sound, è un pezzo molto complesso che può portare l’ascoltatore ad un certo tipo di country.
La presenza di Alan Clarke, storico tastierista dei Dire Straits, può in certi momenti richiamare la loro musica. Suonando con Alan ho cercato di rievocare quelle atmosfere gloriose dei dischi dei Dire Straits.
07.TU E IO
Tu ed io è una canzone scritta con Franco 126, un pezzo secondo me molto evocativo e molto bello.
Parla del passaggio degli anni e di come se ne prenda coscienza piano piano, senza però drammatizzare, ma piuttosto chiedendosi come si è arrivati fino a qui pur essendo felici di far parte del gioco della vita. Tra gli appuntamenti, i progetti e le speranze (e tutto quello che viene detto nel testo) ci si stupisce di essere ancora qua “tu e io”. Mi piacerebbe anche sottolineare la differenza tra “io e te”, come spessissimo si sente nelle canzoni, e “tu e io”.
08.ER MUSICISTA con Franco126
In Er musicista, con Franco 126, c’è il discorso del confronto generazionale. È un pezzo scritto per il mio ultimo film Morrison, che racconta un po’ le abitudini e soprattutto la percezione esterna che si ha di questo strano personaggio che non sempre viene compreso e che a volte finisce per sembrare un po’ bizzarro, un po’ fuori di testa, così come se fosse un burlone spensierato.
Capita anche a me che la gente dica “voi fate una bella vita, che ne sapete della vera fatica!”. Invece il musicista nasconde anche delle grandi inquietudini, dei grandi dubbi e vive sempre un po’ nella precarietà.
09.LEI
Lei è un testo mascherato. Sembra che si parli di una donna, in realtà si parla delle dipendenze in generale di quello che entra sotto pelle, ti cambia e ti porta a non avere più altri pensieri al di fuori di quello. È una canzone particolare, psichedelica, un po’ fuori dagli schemi e che apparentemente sembra una dedica romantica, ma in realtà c’è qualcosa di inquieto dietro e si parla appunto di quanto una qualunque dipendenza può annullare tutto quello che tu hai intorno a te.
10.TESTACCIO BLUES
Testaccio Blues è una canzone a cui tengo tantissimo perché parla di Roberto Ciotti, il più grande chitarrista blues italiano ma sopratutto una persona che per me è stata importantissima.
Dopo aver visto un suo concerto negli anni ’80 decisi che volevo fare il musicista, quindi è stato lui in qualche modo il colpevole di questa mia decisione. Siamo stati amici tanti anni, è stato il mio maestro di blues e mi ha insegnato praticamente tutto lui.
Ho vissuto con lui anni meravigliosi di musica nei locali dove c’era un’energia incredibile. Sono andato a riprendere un suo pezzo in inglese che si chiamava Blue Square e gli ho sostituito insieme a mio padre, che lo conosceva anche lui, il testo.
È diventato quindi Testaccio Blues e ho utilizzato la sua musica che parlava di altro per metterci le parole che parlano di lui, di com’era, di come io lo vedevo e della grande influenza e importanza che lui ha avuto sulla mia formazione musicale e soprattutto sulla voglia di fare questo come mestiere.
11.FINCHE TI VA
Non è facile per me parlare di questa canzone perché ha una natura così intima e romantica che tende ad entrarmi sottopelle e a parole non riesco a descriverla bene. Va ascoltata, chiudendo gli occhi e lasciandosi andare.
È una canzone che vive in bilico tra classicismo e modernità sia nell’arrangiamento che nella produzione.
Ho scritto questo brano insieme a Jason Rooney, Luigi Sarto e Camilla Capolla a Novembre del 2019 ma visti gli accadimenti ho voluto tenerla segreta e aspettare il momento giusto per farla venire alla luce.
Quando abbiamo deciso di pubblicarla come singolo, un anno fa, ero emozionato come agli inizi della mia carriera.
12.CEROTTI
Cerotti è una canzone stropicciata e senza filtri… sa di notti insonni e cuori graffiati. Proprio come Morrison, il mio ultimo film di cui è stata colonna sonora.
Ho scritto questo brano con Gazzelle prima di iniziare a pensare a Morrison ma quando ho iniziato a girare mi è sembrato perfetto per raccontare lo stato d’animo dei personaggi, le atmosfere notturne e stralunate del film. Riascoltandola durante il montaggio del film mi sono reso conto che quando entrava in scena sulle immagini riusciva a creare davvero un bel momento di grande intensità.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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