Il significato di tutte le canzoni che compongono Sangue, l’album d’esordio di BigMama, in gara a Sanremo 2024 con il singolo La rabbia non ti basta. (Qui il link per l’acquisto)
BigMama, il significato di tutte le canzoni dell’album “Sangue”
“Fortissima Freestyle” è il pezzo che apre l’album e non a caso è stato scelto come prima traccia. BigMama gioca con il rap per non dimenticare che la musica è anche divertimento e un mezzo anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Una canzone diretta, omaggio all’hip hop degli anni 2000 in chiave attuale.
Si cambia registro con “Cento Occhi”, un brano che unisce un nuovo stile di scrittura con quello che l’artista ha sempre avuto. La base è pulsante e fresca, l’argomento attuale: il “catcalling” (molestie verbali quali fischi, complimenti e allusioni sessuali che possono avere conseguenze psicologiche) fenomeno vissuto in prima persona da BigMama negli ultimi anni. “La fiducia è nascosta nell’ombra / il tuo occhio sotto la mia gonna”.
L’artista risponde con sfacciata ironia e nel testo la difficoltà di esserne vittima viene mostrata al carnefice come un gioco: tra i due ritornelli, la rapper “prende per mano” chi fa catcalling e lo porta in città per fargli capire cosa significa poter essere liberi.
Si torna a Sanremo con “La rabbia non ti basta”: una dedica alla Marianna piccola e un messaggio universale che non ha un nome solo. Bullismo, violenza, buio interiore, ma anche forza e riscatto: un invito a cercare coraggio e forza nella proiezione e nell’idea che si ha di se stessi, non nelle parole degli altri. “Se ti perdi segui me”.
Da l’amore per se stessi a quello per i propri fratelli: “Sangue” è una dedica al sangue del proprio sangue “Vorrei essere un esempio / Ma non ho avuto un esempio / Una madre senza figli / E lo facevo lo stesso / Ho avuto vuoti da colmare / Un mondo che non era il mio / Vi ho insegnato a camminare / E a stento camminavo io”.
Il brano è centrato sulle evoluzioni della voce, fra sussurri, arie melodiche, picchi travolgenti e un’irrequietezza che innerva l’electro-pop esaltante.
“Ragazzina” è invece un ipnotico flusso di coscienza. Il testo parla di donne e BigMama prosegue spedita nella medesima direzione intrapresa agli inizi. Ed ecco il racconto di quanto sia difficile essere donna oggi, quanto una donna deve sopportare, soprattutto se non rispecchia i canoni della società “Prenditi corpo e lingua / Col filo di un rasoio / Spararmi senza mira / Così perdo l’orgoglio / Mentre mi guardi / Spogli con gli occhi / Quando mi inganni / A parole dolci”. Il brano parte soft poi si apre ad un rappato chiuso ed incastrato; BigMama è capace di muoversi tra più veloci passaggi in rima e più distese parti melodiche, oscillando agilmente tra un autotune robotico e un tono confessionale e intimista.
“Dea” è invece un omaggio a Lady Gaga, una delle regine musicali dell’artista. Il brano racconta della dipendenza affettiva, dalla quale però con il tempo ci si riesce ad empaciare e i ruoli si invertono, potendo diventare da soggetto ad oggetto della dipendenza. Un brano sul riscatto che si apre alla dance “Prima le nottate in bianco per stare con te / Se vuoi sentirmi ora play / Ma ti ho rinchiuso in un brano e ti resta di me / Una lacrima sul display. E se per il male / Non ti perdono / Lascia andare che ora / Dono e Abbandono”.
Rap, reggaeton ed elettronica si mixano con potenza in “Mama non Mama”, dove l’innesto napoletano de La Niña Del Sud aggiunge una fondamentale parte melodica che vira verso l’arabeggiante. Il risultato è un esercizio di stile perfetto, tra giochi di parole, che non fa stare fermi.
“Malocchio” è una ruvida miscela rap-elettrodance. La capacità di far del male a qualcuno attraverso un semplice sguardo è una metafora sul potere di giudizio che spesso hanno gli altri su di noi: le persone hanno gli occhi puntati su chi può farcela perché è più facile parlare male che fare. Ma non manca coraggio e personalità in questo brano, e il suo mix di irriverenza, ironia e una dose massiccia di provocante schiettezza porta alla rivincita. “Segno delle corna le uso per fermarle / E tu ometto che parla col culo / Dai porta rispetto che c’ho un culo che parla / (…) / Gli occhi colpiscono per me vuoi male malocchio ma io sto bene bene bene bene / Bona tutta la notte c’è un’orchestra che suona solo per me e una platea che ascolta tutte le mie note nella mia testa ora non c’è spazio per te”.
In “Touchdown” BigMama e M¥ss Keta giocano con l’amore fisico. Il brano richiama un pezzo storico nella cultura queer, “Up and Down” di Billy More: le melodie nel ritornello sono le stesse ma con testo originale. Con un linguaggio esplicito e ricco, le due artiste tirano fuori strofe piccanti, sottili e avvolgenti. C’è sensualità, la voglia di giocare con un’estetica edonista e un linguaggio che si diverte con neologismi. “Mi accendono le tue mommy issues / E accendo per te tutti mostri nel cassetto / Chiedi se chiedi poi ti do se lo fai in baby doll / Sono avanti non ieri, e palleggi tra i miei difetti no pregi, non reggi, no begging”.
Con immagini forti, un beat UK garage e un testo attuale, “Bomba a mano” parla di sessualità e relazioni. Grande melodia, inserti in napoletano, la voce in primo piano e un’apertura elettronica fanno di questo pezzo un potente messaggio per chi ancora concepisce l’amore in senso unico “Teng na bomb a man indo cor / Ora che sei mia / E man ngann, tu m mann a for / Non vai più via”
Con la penultima traccia arriva il pezzo più struggente, toccante e profondo dell’album “Veleno”, scritto da BigMama in uno dei periodi più difficili della sua vita: quando aveva il cancro. Pianoforte e voce, infondono una certa malinconia blues. Sensazioni buttate di getto, un flusso di coscienza per il bisogno di scrivere. Due microfoni in presa diretta, uno per il pianoforte e uno per la voce rendono questo brano una vera perla ed un brano estremamente autentico “Ho visto l’oro cadere da testa e da faccia e si porta con se / il fatto che io faccia fatica a guardare un riflesso che non è più me / Non voglio più veleno / (…) / E la merda che ho dentro / È il veleno che entra / Mente cerco di non piangere / Quando saluto papà / Schiavo c’ha le mie catene e lo sa / Doc mi sorride dice finirà / Ha gli occhi tristi sa che male fa”.
L’album si chiude con l’esplicito e irriverente “Mamasutra”, brano che chiude anche i live di BigMama. Nessuna censura su una base elettronica che racchiude alcune citazioni tratte da Shrek, uno dei cartoni animati preferiti dalla rapper.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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