Claudio Baglioni Pippo Baudo

Claudio Baglioni ricorda Pippo Baudo: dal premio a Sanremo 1985 al sostegno reciproco negli anni, un rapporto fatto di stima e riconoscenza.

La scomparsa di Pippo Baudo ha lasciato un vuoto profondo nel mondo dello spettacolo italiano. Tra i tanti che hanno voluto ricordarlo, anche Claudio Baglioni, che con parole piene di affetto ha reso omaggio al “SuperPippo”:
«Ci ha scoperto tutti e tutti, senza di lui, siamo più scoperti. Era curioso, colto, appassionato, versatile. È stato un grande, davvero il più grande».

Il legame tra Baudo e Baglioni si è intrecciato anche sul palco dell’Ariston. Nel 1985, durante il Festival condotto proprio da Baudo, Baglioni ricevette il premio come Canzone d’amore del secolo per “Questo piccolo grande amore”, decretato dal voto popolare attraverso la trasmissione Fantastico 5, anch’essa guidata dal conduttore siciliano. Un momento che segnò una tappa importante sia per l’artista che per il presentatore, simboli di un’Italia che viveva la musica come evento collettivo.

Quando Baglioni, oltre trent’anni dopo, divenne direttore artistico del Festival di Sanremo (2018 e 2019), Baudo non mancò di sostenerlo pubblicamente, ricordando che «Sanremo è nato con le pressioni» e che la sfida di guidarlo richiede forza e coraggio. Una solidarietà tra giganti, a testimonianza della stima reciproca che ha sempre legato i due.

Baudo tornò a calcare il palco dell’Ariston nel 2018, conducendo Sanremo Giovani insieme a Fabio Rovazzi. Il precedente febbraio celebrò i 50 anni dal suo primo Festival, improvvisando una lettera aperta a Sanremo definita «empatica, profonda e sincera». Baglioni, da direttore artistico, parlò di loro come di «un’accoppiata interessante», sottolineando ancora una volta il rispetto e la curiosità che lo legavano al decano della tv italiana.

Se Baudo ha fatto la storia di Sanremo con 13 edizioni, Baglioni ne ha ridisegnato la fisionomia da direttore artistico, entrambi lasciando un segno indelebile. In comune, la capacità di trasformare la musica in un racconto popolare, accessibile e profondamente italiano.

«Era il più grande, grandioso davvero» ha ribadito Baglioni. Un ricordo che non è solo personale, ma che restituisce l’immagine di un rapporto fondato sulla stima e sul riconoscimento reciproco, reso immortale dal palco dell’Ariston.

Foto dai social di Claudio Baglioni

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