Continua la telenovela che vede contrapposti Claudio Cecchetto e Linus. Cos’è realmente successo tra i due?
Facciamo un passo indietro. Radio Deejay fu fondata nel 1992 da Claudio Cecchetto, che la diresse fino al 1994, quando passò la mano a Linus, dopo aver venduto tutte le sue quote al gruppo L’Espresso.
Claudio Cecchetto aveva creato un fenomeno, Linus, obiettivamente, lo ha traghettato molto bene per un certo periodo fino a diventare troppo autoreferenziale.
Negli ultimi anni si è assistito a un calo degli ascolti fisiologico, legato a una programmazione musicale discutibile e a una gestione degli speaker non troppo ordinata.
Il 20 dicembre Rai 1 ha trasmesso il documentario People From Cecchetto, che ha avuto un discreto riscontro in termini di ascolti. Numeri buoni, ma obiettivamente non eccellenti, complice anche il periodo non semplice.
Il giorno successivo, commentando gli ascolti, Linus ha affermato.
“Malissimo Rai Uno, evidentemente c’era qualcosa di pochissimo interessante.” Alla replica di Savino: “Quanto sei fesso”, lui aveva ribadito: “Eh no, quanto è fesso quello.”
Dodici giorni dopo è intervenuto su Instagram Jody Cecchetto, figlio di Claudio e atro nascente della radiofonia italiana e non solo.
“Ciao Pasquale, mi permetto di darti del tu anche se non ci conosciamo personalmente. Ma siccome ascolto il tuo programma da tanto tempo, è un po’ come se ti conoscessi. Ho sentito che hai ritenuto People from Cecchetto “pochissimo interessante”. Questo docu non è meramente un tributo a Claudio Cecchetto, ma è un abbraccio a e dagli amici protagonisti presenti nel film, di cui si ripercorrono le storie. Storie che sono diventate Storia perché hanno cambiato il linguaggio della comunicazione, della radio, della tv in italia. Storie che per tutta una generazione rappresentano una giovinezza personale indimenticabile. Forse non hai considerato che sminuendo il documentario hai anche sminuito le testimonianze appassionate e la storia di persone che ho sempre visto che hai trattato come colleghi e amici di una vita nelle varie interviste o nei momenti in cui ne hai parlato: parlo di Lorenzo Jovanotti, Rosario Fiorello, Gerry Scotti, Amadeus e anche Fabio Volo, che mi pare lavori nella tua radio, ma si è prestato con grande affetto.”
Ha argomentato il ragazzo che ha poi pubblicato un filmato della festa per i 30 anni di Radio Deejay.
“Mio padre è la persona grazie alla quale fondamentalmente voi siete lì ed esiste Radio Deejay. Anche solo per questo, senza considerare tutto il resto, tanto fesso non mi sembra. […] Ho ancora tanto da imparare da professionisti e veterani che fanno radio da tanti anni come te. Ma penso di aver già appreso una cosa fondamentale: le parole dette davanti a quel microfono sono importanti ed è una grandissima responsabilità poter parlare davanti a tana gente sia in modo leggero che impegnato. A mio parere questo tuo intervento è stato come un dissing-frecciatina becero da social, niente a che vedere con la figura professionale di uno degli speaker più amati d’Italia, leader di una delle radio più amate.”
Al Corriere Jody Cecchetto poi ha spiegato.
“Mio padre mi ha ringraziato, non se lo aspettava. Non sono intervenuto prima perché non volevo creare polemiche nei giorni di festa, ma da figlio ci sono rimasto male. Non so e non conosco le cose che sono successe tra lui e mio padre, ma quella di Linus mi è sembrata un’uscita infelice e da figlio lo volevo dire.”
Linus ha poi replicato via social.
“Sei un bravo ragazzo e ti fa onore che tu difenda papà. Il resto non lo potrai mai capire. Per fortuna. In bocca al lupo per tutto!”
Ma realmente cos’è successo tra Linus e Claudio Cecchetto? Quel che certo è che i due non perdono occasione per punzecchiarsi (Qui il nostro articolo su un’altra discussione social tra i due…)

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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