Federica Abbate, cantautrice e firma di numerose hit per artisti anche piuttosto diversi tra loro, in un’intervista al Corriere della Sera si racconta, svelando anche qualche aneddoto.
Federica Abbate, che rivela di avere l’orecchio assoluto, come Lucio Dalla ricorda… “Federica era una bambina molto sensibile che non strappava le margherite per paura di fare loro del male, che salvava gli insetti, che sognava già da piccola di scrivere canzoni e che veniva anche un po’ presa in giro dai compagni di scuola per questo. […] Avevo una casa il vecchio pianoforte di uno zio, una notte, come una sonnambula, mi sono svegliata e ho cominciato a suonarlo. Ascoltavo i ritornelli della pubblicità e li rifacevo al piano tali e quali. A chi mi chiedeva chi mi avesse insegnato a suonare rispondevo indicando la televisione…”
La cantautrice rivela chi erano i suoi idoli da ragazzina.
“Lene Marlin ma anche Dido, la preferita di papà. Anche se in camera avevo il poster di Jesse McCartney: era così carino…”
Federica Abbate ha scritto brani per artisti anche molto diversi tra loro.
“Scrivo di tutto per interpreti anche molto diversi tra loro, forse ho una tripla personalità… A volte vado molto mirata: mi viene chiesta una canzone per un interprete, fatta in quel modo lì, e io la faccio. Altre volte do libero sfogo alla fantasia e scrivo senza paletti. Poi magari dico: questa è perfetta per quell’interprete piuttosto che per l’altro.”
Poi una riflessione sui testi.
“La parola ha un peso e un’importanza. Non è solo importante cosa dici ma come lo dici. Io cerco di dire una cosa semplice nel modo più attraente che posso. […] La poesia del quotidiano, delle cose che vivi tutti i giorni. La canzone poi è breve, deve creare empatia, dire qualcosa di vero. La musica è terapeutica per chi scrive e per chi ascolta. […] Il dolore aiuta più della gioia, bisogna soffrire per scrivere ma anche per vivere, la musica è una metafora della vita.”
Una riflessione sulla musica attuale.
“È cambiata perché viviamo in un mondo super veloce. Le canzoni durano pochissimo, vengono consumate alla svelta e dimenticate subito. Emergere è complicato perché grazie alla tecnologia c’è tantissima roba e tutto è accessibile a tutti.”
Infine Federica Abbate svela il suo sogno.
“A Sanremo sono salite le mie canzoni ma non io… E un giorno mi piacerebbe cantare al Forum e scrivere per Tiziano Ferro.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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