Francesco Renga è pronto a celebrare un anniversario importante: i 20 anni dalla vittoria al Festival di Sanremo con Angelo, la canzone che lo consacrò definitivamente al grande pubblico. Un brano che ancora oggi “è di una potenza inaudita”, come lui stesso racconta al Corriere della Sera, e che darà il nome a un nuovo tour: Angelo – Venti, al via il 31 maggio da Piazza Armerina, con tante tappe in giro per l’Italia. Qui il calendario e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.
Ma dietro quella vittoria del 2005, ci sono aneddoti e sorprese che Renga condivide con ironia e sincerità. “Non era previsto che andassi al Festival, me lo chiese Bonolis. Ero impreparato. Figuriamoci se mi aspettavo il primo posto”, rivela. “Capii che stava succedendo qualcosa quando, dietro le quinte, D’Alessio mi mise a posto la giacca: ‘Uè guagliò hai vinto’. E io: ‘Che c… dici, Gigi?’”.
E poi c’è Vasco Rossi, superospite di quell’edizione, che lo ferma nel caos della sala stampa per dirgli: “Tu sei troppo bello”. Un complimento che lo lascia interdetto: “Macché, questa storia del sex-symbol mi perseguita… ma alla bellezza non ci avevo mai pensato”.
Sul palco di quell’Ariston c’era anche Ambra Angiolini, allora sua compagna e madre della loro prima figlia, Jolanda. “Eravamo due ragazzini, ma lei era già un’icona. Quando mi dissero: ti intervista Ambra di Non è la Rai, io pensai: e chi è?”, scherza. Ma poi confessa: “Me ne innamorai. Era devastante: la bellezza e l’intelligenza insieme sono una bomba”.
Renga parla con tenerezza dei figli. Jolanda, oggi studentessa di comunicazione a Milano, vive con la mamma e ha già dimostrato talento e grinta: “È bravissima a scrivere, studia canto e pianoforte. Viene in studio e dà consigli, cattivissima… si arrabbia se non li seguo!”. Il figlio Leonardo invece vive con lui: “È introverso, più orso, come me”.
Nel racconto spuntano momenti privati, divertenti e profondi. L’incontro con il padre di Ambra, “a torso nudo con un crocifisso al collo, che mi dice ‘A’ bello’ parlando così piano che non capivo nulla”. La stima per Loredana Bertè – “un mito” – e la generosità di Laura Pausini: “Mi ha chiesto di aprire il suo concerto a Città del Messico. Io ero lì solo per regalarle un disco. Le ho detto sì ma ero terrorizzato”.
E poi il ricordo più forte, quello della madre Jolanda, scomparsa quando lui aveva 19 anni: “Da lei deriva tutto il mio rapporto con le donne. Quella perdita l’ho sempre vissuta come un abbandono”. È proprio a lei che ha dedicato Angelo, il brano che ha segnato una rinascita: “Era appena nata mia figlia, Ambra era sul palco, c’era stato lo tsunami. Sentii per la prima volta la responsabilità della paternità. E chiesi aiuto a mia madre”.
C’è anche spazio per l’ironia: i suoi capelli ancora scuri (“Mi chiedo come facciano, sarà genetica”) e il segreto per mantenerli perfetti (“Mai lavarli troppo, al massimo due volte a settimana”).
Nel racconto di Renga si intrecciano la leggerezza e la profondità, la musica e la famiglia, i successi e le insicurezze. “Quando ho capito che avevo il dono di raccontare le cose sul palco, ho capito che non avrei mai potuto fare altro”. Ed è proprio questo legame autentico con il palco e con le parole che rende ogni suo concerto un rito emotivo, ogni canzone una confessione.
Per chi ha amato Angelo, per chi lo ha scoperto con i Timoria o a Sanremo, il tour Angelo – Venti sarà l’occasione perfetta per vivere un percorso musicale lungo… quasi 40 anni!

Team di giovani giornalisti e professionisti del settore. Mastichiamo musica ogni giorno, ogni ora. La musica è passione, svago e divertimento. Una compagna di vita imprescindibile che illumina le nostre giornate.
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.