Geolier Ultimo

Il sottopasso della stazione Vesuviana di Barra, noto per essere il set del video musicale “L’ultima poesia” di Geolier e Ultimo, è stato murato a causa di problemi di ordine pubblico e di un mancato accordo tra Eav e il Comune di Napoli sui lavori di ristrutturazione.

Nonostante fosse chiuso da oltre un anno per inagibilità, veniva ancora utilizzato, soprattutto di notte. Il presidente Eav, Umberto De Gregorio, ha espresso disponibilità a eseguire i lavori, ma il Comune non ha ancora firmato la convenzione necessaria. La decisione ha scatenato la rabbia dei residenti, che chiedono interventi immediati.

Patrizio Gragnano, Consigliere M5S della VI Municipalità, vice Presidente Commissione PNRR e delegato municipale della Fondazione Festa dei Gigli dichiara.

“Da ormai un anno va avanti il ping pong tra comune ed Eav per la manutenzione del sottopasso della stazione eav di Barra. Si è arrivati finalmente ad una definizione delle competenze che vede Eav come titolare della manutenzione straordinaria e Asia e Municipalità per quella ordinaria. Peccato però che dopo una chiusura di fortuna stamane ci siamo trovati un muro sull’accesso di via Chiaromonte che ha scatenato le ire dei residenti. Ho scritto ad Eav per capire i tempi certi per l’intervento che ridiano la possibilità ad un intero pezzo di quartiere di poter raggiungere il centro abitato. Capisco la legittima preoccupazione dell’azienda , ma è insostenibile immaginare che si perda un anno per venire a capo di una competenza tra enti che dovrebbero essere tutti dalla stessa parte. Il sottopasso, che è stato teatro anche di un video, è da anni monumento all’incuria. L’ultimo intervento risale a oltre 10 anni fa. Si proceda subito con le opere e si ridia ad un pezzo di città sicurezza e decoro.

Il presidente Eav, Umberto De Gregorio, a Fanpage.it.

“Quel sottopasso è inagibile e chiuso da tempo. Tuttavia, c’è qualcuno che entra lo stesso. Non possiamo rischiare che qualcuno si faccia male o si droghi di notte. Il sottopasso non ha funzioni ferroviarie, ma solo di viabilità. Da oltre un anno chiediamo al Comune di prendere in carico il sottopasso e occuparsi della gestione, della pulizia e della manutenzione ordinaria, che non può fare Eav. Da parte nostra abbiamo dato la disponibilità ad intervenire per rimetterlo a nuovo con un investimento 100mila euro. Abbiamo inviato un anno fa la Convenzione che prevede che Eav faccia i lavori strutturali e il Comune abbia la gestione. Ma Comune e Municipalità non ci rispondono in maniera piena. Quando ci risponderanno, saremo già pronti a intervenire”.

Il sottopasso si trova nella periferia est di Napoli, con accesso da via Velotti, ed è ora un simbolo di disagio per la comunità, che attende soluzioni rapide per la riapertura.

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