Maneskin, superata quota 7 miliardi di stream su Spotify

Nuovo importante traguardo per i Maneskin che, nonostante il periodo di pausa discografica, continuano a macinare ascolti su Spotify. La band dei record e rivelazione internazionale del 2021 ha appena superato quota 7 milioni di stream sulla piattaforma.

Un risultato veramente eccellente che testimonia quanta attenzione ci sia nei confronti di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas, nonostante i progetti solisti dei componenti.

Attualmente i Maneskin contano su Spotify 23 milioni e mezzo di ascoltatori unici mensili. Questa la top ten dei brani più apprezzati sulla piattaforma.

1 Beggin’: 1,629,679,751
2 I wanna be your slave: 1,073,194,940
3 Zitti e buoni: 482,292,222
4 The loneliest: 338,564,846
5 Supermodel: 314,418,062
6 Gossip (Con Tom Morello): 251,567,528
7 Coraline: 228,570,222
8 Torna a casa: 214,630,555
9 Baby said: 174,582,077
10 Mammamia: 167,086,111

Entrando ancora più nel dettaglio, ecco gli stream totali dei quattro album della band.

• Teatro d’ira vol.1: 2,143,043,111
• Chosen: 2,067,455,099
• Rush!: 1,889,846,122
• Il ballo della vita: 840,290,222.

Curiosamente Teatro d’ira vol. 1 (uscito dopo la vittoria di Sanremo e poco prima del trionfo all’Eurovision di Rotterdam) resta il più stremmato. Davvero molto staccato Il ballo della vita, primo disco contenente alcune tracce in lingua italiana.

In attesa di capire se nel 2025 i Maneskin proporranno qualche singolo inedito o un tour nel nostro paese, la band prosegue gli appuntamenti live in giro per il mondo.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”