Nell’ultima puntata del podcast Passa dal BSMT, Manuel Agnelli, alla vigilia della finale di X Factor, ha affrontato diverse tematiche, dal suo ritorno nel talent alla situazione della musica contemporanea, passando per il rapporto con i Maneskin e le sue difficoltà nell’ambiente alternative.

Manuel Agnelli ha descritto il suo rientro a X Factor come un ritorno in famiglia. “È un impegno serio, che richiede dedizione”, ha spiegato, aggiungendo che la sua partecipazione è dettata dall’intenzione di trasmettere una visione autentica della musica, lontana da logiche esclusivamente commerciali. Nonostante le difficoltà del format, tra pressioni psicologiche e l’eliminazione diretta dei concorrenti, Agnelli si è detto soddisfatto della possibilità di contribuire a percorsi artistici più veri e consapevoli.

Manuel Agnelli ha criticato l’attuale panorama musicale, definendolo “dopato”. Secondo lui, gli artisti emergenti vengono spinti troppo presto sotto i riflettori, senza il tempo di crescere artisticamente o psicologicamente. “Una volta avevi almeno tre album per farti conoscere; ora devi fare San Siro al primo disco”, ha osservato, sottolineando come questo sistema porti a omologazione musicale e gravi conseguenze personali per i giovani talenti. “Molti ragazzi, finito il successo immediato, si ritrovano a dover affrontare problemi psicologici.”

Parlando dei Maneskin, Manuel ha confermato il suo sostegno al gruppo, pur non nascondendo un certo distacco professionale. “Li rispetto per quello che hanno costruito, ma il nostro rapporto è stato prevalentemente legato al loro percorso a X Factor.” Questa dichiarazione evidenzia come Agnelli mantenga una certa neutralità rispetto ai successi internazionali della band, concentrandosi invece sul valore del processo creativo.

Un altro tema toccato è stato il senso di disagio che Agnelli ha provato nell’ambiente musicale alternative. “Mi sono sentito soffocare”, ha ammesso, spiegando come l’eccessiva autoreferenzialità di quel mondo abbia spinto il suo desiderio di esplorare nuovi orizzonti. La scelta di partecipare a progetti più mainstream, come X Factor, è stata anche una reazione a queste limitazioni.

Nonostante le critiche, Manuel ha lanciato un messaggio positivo: “La musica può ancora salvare la vita, purché sia autentica e rappresenti davvero l’artista.” Il giudice ha sottolineato l’importanza di educare il pubblico a non fermarsi ai numeri, ma a riscoprire il valore della creatività e del contenuto.

Con la finale di X Factor alle porte, le riflessioni di Manuel Agnelli a Passa dal BSMT offrono uno spunto interessante per ripensare non solo i talent show, ma anche il sistema musicale nel suo complesso.

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