Il noto psicologo Paolo Crepet ha parlato alla testata MowMag del rapporto tra la percezione del proprio corpo e la tecnologia, prendendo come esempio Elodie e i Maneskin.
“Se continuiamo ad utilizzare tutti questi filtri ed effetti, finiremo per diventare “uguali uno ad uno”. Neutralizzeremo qualsiasi diversità. La libertà di mercato coincide con una precisa identità femminile e maschile secondo cui, appunto, la ragazza deve essere in un certo modo e il ragazzo pure. Non c’è altra possibilità.”
Paolo Crepet poi si schiera apertamente contro Elodie, i Maneskin e Arisa.
“Penso che se uno non ha voce, ha fondoschiena. Siamo in un mondo in cui un cantante per promuovere un disco deve spogliarsi, non serve più fare un concerto speciale o comunque ipotizzare un lancio promozionale diverso? Queste signore lo sanno che esistono i Rolling Stones? A Mick Jagger non è mai servito posare senza veli per l’uscita di un nuovo singolo. Quando arrivi a mostrarti nudo vuol dire che è la fine. Oltre c’è solo l’endoscopia.”
Per chiudere una riflessione.
“La bellezza è ciò che è folle, quello che non ti aspetti, quello che va contro qualsiasi regime estetico stabilito dalle tecnologie. La bellezza si legge e si nota nella libertà d’espressione!”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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