Jannik Sinner sul palco del Festival di Sanremo 2024? Un’ipotesi di cui si vocifera nelle ultime ore, dopo il grande successo della sua partecipazione alle Nitto ATP Finals di Torino.
Il tennista altoatesino, finalista al PalaAlpitour della città sabauda, vive un importante momento di popolarità.
La finale di Torino contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic, trasmessa in diretta su Rai 1, ha ottenuto importanti indici di ascolto e al momento Jannik Sinner è uno degli sportivi più noti non solamente nel nostro paese.
Il Festival di Sanremo negli anni ha celebrato non solo la musica, ma anche le eccellenze italiane, anche provenienti dal mondo dello sport. Lo scorso anno fu co-conduttrice per una sera la pallavolista Paola Egonu e si parlò per settimane anche di una possibile partecipazione della sciatrice Sofia Goggia.
“Il Festival di Sanremo sta facendo carte false per avere Jannik ma quelli, a febbraio, sono i giorni del richiamo atletico post-Australia. Chissà.”
Queste le parole riportate dal Corriere della Sera che sta seguendo il tennista azzurro a Valencia, dove si sta preparando per le fasi finali della Coppa Davis.
Per l’edizione 2024 pare che Amadeus voglia portare sul palco non solamente Jannik Sinner, ma anche Francesco Totti, in una serata dedicata allo sport azzurro che tante soddisfazioni ci ha regalato e ci regala.
Nel 2020, nel primo Festival di Amadeus, sul palco dell’Ariston salì proprio Djokovic, che insieme all’amico Fiorello cantò (a dire la verità non troppo bene…) il brano di Eros Ramazzotti Terra Promessa. Un duetto che divenne… virale!
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.