Charlie Watts morto
Una terribile notizia scuote il mondo della musica internazionale. È morto all’età di 80 anni Charlie Watts, lo storico batterista dei Rolling Stones.
La notizia arriva qualche giorno dopo altre indiscrezioni legate alla sua salute. Secondo alcune fonti, infatti, le condizioni dell’uomo si erano irrimediabilmente aggravate.
La conferma della scomparsa del musicista è stata data dalla BBC che ha ripreso un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della band.
“È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Charlie Watts. È morto serenamente in un ospedale di Londra, circondato dalla sua famiglia. Chiediamo gentilmente che la privacy della sua famiglia, dei membri della band e degli amici intimi sia rispettata in questo momento difficile.”
Poche e scarne parole che mostrano chiaramente la tristezza per la scomparsa di un uomo che con la sua arte ha scritto pagine indelebili della storia della musica del secolo scorso.

Charlie Watts morto
L’uomo era nato a Londra il 2 giugno 1941, e nel 2016 la rivista Rolling Stone lo aveva posizionato al 12º posto nella lista dei 100 migliori batteristi della storia.
Charlie Watts è stato l’ultimo tra i componenti originari dei Rolling Stones a unirsi alla band. Arrivò infatti soltanto nel 1963, un anno dopo la fondazione del gruppo.
Il musicista nella sua carriera pubblicò anche 6 album strumentali da solista. L’ultimo risale al 2010, anno in cui vide la luce Magic of Boogie Woogie, realizzato con Axel Zwingenberger e Dave Green.
La band è attualmente in tour. Pochi giorni prima dell’inizio della tournèe si era diffusa la notizia della sostituzione di Charlie con Steve Jordan a causa di un imminente intervento chirurgico. Queste le sue parole.
“Per una volta, il mio tempismo è stato un po’ sbagliato. Sto lavorando duramente per tornare completamente in forma, ma ci vorrà del tempo. Dopo tutte le delusioni che hanno avuto i fan dei Rolling Stones a causa del Covid, non voglio che chi possiede un biglietto per un concerto venga di nuovo deluso a causa di un altro rinvio o di una cancellazione. Ho perciò chiesto al mio grande amico Steve Jordan di sostituirmi.”
Parole in cui si può leggere l’ironia di un uomo che ha vissuto per la musica e che conosce la regola principale dello showbiz, “The Show Must Go On“…

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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