Mancano ormai pochi giorni all’inizio delle prove dell’Eurovision Song Contest di Torino, ma il pensiero è già al 2023, visto che la kermesse potrebbe tornare nel Regno Unito.
A tre settimane dalla prima semifinale, i bookmakers sono concordi nel ritenere la proposta ucraina come papabile per la vittoria. Se le giurie potrebbero non riservare alla Kelush Orchestra una valutazione eccellente, è altamente probabile che il televoto premierà il brano Stefania, proprio per dare un messaggio forte all’Europa e al mondo.
Se l’Ucraina dovesse vincere l’Eurovision 2022, chi organizzerebbe l’edizione successiva? Improbabile se non impossibile un ritorno a Kiev, si vocifera il forte interesse del Regno Unito.
Eurovision 2023, il Regno Unito in pole position per organizzare la prossima kermesse?
Quando l’Australia è entrata a pieno titolo tra i paesi in gara all’Eurovision, fu deciso che, a causa della differenza di fuso orario rispetto all’Europa, uno dei Big Five avrebbe organizzato la kermesse se avesse mai vinto. Ora sembra probabile che i Big Five entreranno in gioco se l’Ucraina vincerà a Torino.
Difficile una nuova edizione in Italia, così come pare davvero limitato l’interesse da parte di Germania, Spagna e Francia. Il Regno Unito, invece, sarebbe in pole position in caso di vittoria ucraina.
Tra l’altro quest’anno il paese britannico potrebbe tornare nella Top 5 dopo anni di oblio e lo zero dello scorso anno.
Il cantante e tiktoker Sam Ryder, che sui social ha circa 12 milioni di follower e con il primo Ep ha conquistato oltre 100 milioni di stream su Spotify, potrebbe davvero riportare il Regno Unito in una posizione consona alla storia del paese.
“Spero di cantare a squarciagola in un modo di cui il Regno Unito può essere orgoglioso, e mostrare una canzone che ho scritto con i miei amici la scorsa estate rende l’intera esperienza ancora più speciale. Ci vediamo a Torino, leggende!”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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