Sono passati 7 anni dall’esperienza all’Eurovision 2015 di Vienna e da allora i tre ragazzi de Il Volo hanno cantato in tutto il mondo, ottenendo numerosi successi.
Il nuovo tour italiano ha preso il via il 3 e il 4 giugno dall’Arena di Verona e in un’intervista a La Repubblica Gianluca, Piero e Ignazio hanno ripercorso quel momento della carriera.
“L’Eurovision 2015 è stata la più bella esperienza che abbiamo vissuto. Non eravamo a conoscenza dell’eco che il festival ha in Europa, davvero indimenticabile anche per i traguardi e i risultati ottenuti. Ricevere l’invito a ricantare Grande amore ci ha riempito di orgoglio.”
Il Volo, un ricordo dell’Eurovision 2015 e…
“Qualsiasi persona aspira a vincere, sarebbe da stupidi sostenere il contrario. Chi dice che l’importante è partecipare dice una cavolata! Abbiamo partecipato per vincere, pensavamo che vincendo avremmo ottenuto un’esposizione maggiore. Invece il riscontro del pubblico è stato grandioso, ci ha dato l’opportunità di tornare ancora più forti in quei paesi e fare concerti in venue ancora più grandi.”
Un pensiero, poi, sulla vittoria della Kalush Orchestra.
“Forse è stato scontato ma anche profondamente giusto. Perché così abbiamo mandato un messaggio sociale molto importante: e cioè che nonostante facciamo parte di tradizioni e culture diverse, sulla pace siamo tutti uniti, quindi questo risultato anche se scontato è stato giusto. Anzi dobbiamo approfittare di queste occasioni per mandare questo messaggio comune, il risultato migliore che ci si poteva aspettare.”
Foto di ANDRES PUTTING (EBU)
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.