Franco Fasano ha organizzato al Teatro del Casinò di Sanremo una speciale Festa di Compleanno all’amico Fausto Leali, che quest’anno ha spento 80 candeline.
Nell’intervista abbiamo parlato della carriera, ma anche della collaborazione con Fausto Leali e… del Festival della Canzone Italiana.
Intervista a Franco Fasano
Buonasera Maestro Franco Fasano. Siamo al Teatro del Casinò di Sanremo per festeggiare il compleanno di Fausto Leali, un’idea bellissima. Tra l’altro sei anche reduce dal successo di Sanremo Senior. Cosa rappresenta per te tornare qui?
In effetti, non frequentavo così tanto Sanremo da anni, come in questi ultimi sette-otto giorni. Mi ricorda i tempi in cui partecipavo al Festival. Qui mi sento sempre a casa, un po’ perché venivo a Sanremo sin da bambino. In questo teatro, poi, ho tantissimi ricordi, dato che era usato come ufficio stampa e camerini: i cantanti aspettavano qui prima di salire sul palco del Salone delle Feste.
Sanremo Senior si è concluso con un grande successo anche a livello internazionale. Ho visto che la canzone vincitrice ti ha colpito particolarmente.
Sì, è stato sorprendente! Come hanno detto anche gli altri giurati, Franco Simone, Michele, Cristina Orvieto e Freddy Colter, siamo stati tutti conquistati dal brano. Dormo in macchina di Tony Riggi ha ricevuto applausi sia nelle semifinali sia nella finale, ed è un pezzo davvero bello. Merita di essere ascoltato!
Stasera è speciale anche per il tuo legame con Fausto Leali. Puoi raccontarci un ricordo particolare legato alla vostra collaborazione?
Il mio rapporto con Fausto è stato magico, e abbiamo condiviso successi incredibili: Io amo nell’87, Mi manchi nell’88 e Ti lascerò nell’89. Sono stati anni d’oro, come vincere campionato, Coppa Italia e Champions League! Vincere Sanremo, però, non è solo arrivare primi, è soprattutto lasciare una canzone nel cuore della gente. E Fausto è riuscito in questo: fa ancora 80, 90 concerti all’anno e il pubblico canta con lui non solo i suoi classici, ma anche questi brani che abbiamo creato insieme. Per questo mi è sembrata una bellissima idea riportarlo a Sanremo.
Quali sono i tuoi progetti attuali e futuri?
Attualmente giro l’Italia per presentare il mio libro, che è uscito tre anni fa ma continua a interessare. È un modo diverso di portare la mia musica in giro: oltre a raccontare la mia storia, canto e racconto come sono nate alcune canzoni. È molto gratificante perché spesso scopro che il pubblico non sa che ho scritto brani per artisti come Mina, Franco Califano, Bruno Lauzi, Fausto Leali, Drupi, Anna Oxa e Iva Zanicchi. È sempre una festa, soprattutto quando qualcuno scopre che un successo che ama è stato scritto da me!

Giornalista professionista dal 2010, Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione e con un Master in Giornalismo a Stampa, Radiotelevisivo e Multimediale. Nella sua carriera ci sono quotidiani, radio (RTL 102.5), tv locali, periodici sia cartacei che web, uffici stampa. Nata e cresciuta a Varese, ha seguito il richiamo della Città dei Fiori (ma soprattutto della musica, sua principale passione) e si è trasferita a Sanremo, la città del Festival della Canzone Italiana, che segue come inviata da diversi anni.
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