Simona Molinari

Simona Molinari ha ricevuto la Targa Tenco 2024 come per il Miglior Album di Interprete per “Hasta siempre Mercedes” nel corso della 50esima edizione della Rassegna della Canzone d’Autore. (Qui il link per l’acquisto della versione fisica dell’album).

Per l’artista è la seconda Targa Tenco, dopo quella ricevuta nel 2022.

Intervista a Simona Molinari dal Premio Tenco 2024

Simona, come e quando hai conosciuto la figura di Mercedes Sosa, la grande artista e attivista alla quale hai dedicato questo splendido lavoro?
Conoscevo Mercedes da anni, ma non avevo mai approfondito la sua vita o la sua discografia come ho fatto con lo spettacolo Pelusa e La Negra, scritto da Cosimo Damiano Damato. Lui mi chiese di occuparmi della parte musicale e io, oltre a Maradona, desideravo raccontare anche la storia di una grande donna. Abbiamo scelto Mercedes Sosa e, attraverso questo spettacolo, mi sono innamorata della sua musica, della sua vita e dei suoi ideali, al punto da voler fissare tutto in un disco, che mi ha poi portato alla Targa Tenco. Sono davvero felicissima di questo riconoscimento.

Mercedes vinse il Premio Tenco come operatrice culturale 25 anni fa, quindi è anche una sorta di cerchio che si chiude, no?
Esatto, è una coincidenza molto speciale.

Hai citato lo spettacolo teatrale Pelusa e La Negra, dove immaginavi un dialogo tra Mercedes Sosa e Diego Maradona. Come è nata questa idea così originale?
L’idea era quella di unire due personalità iconiche, due figure che hanno ispirato intere generazioni. Maradona, con un gol, non faceva solo vincere una partita, ma sollevava un’intera popolazione. Allo stesso modo, Mercedes Sosa cantava per i diritti umani, per la libertà, per la pace. È stata arrestata e esiliata per aver cantato di pace e libertà, il che è un grande controsenso. Lei ha fatto una resistenza gentile, e le sue canzoni hanno davvero cambiato il mondo con dolcezza e determinazione.

Nel tuo album c’è anche un brano inedito, l’unico, scritto da Bungaro e Rakele. Cosa racconta?
Il brano narra di come alcune esistenze possano essere raccontate con un filo di voce. Anche con delicatezza si può fare la rivoluzione, se il messaggio è autentico e profondo. È proprio quello che Mercedes rappresentava: una voce che, pur non essendo sempre potente, era capace di arrivare al cuore della gente.

Ci troviamo qui al Teatro Ariston di Sanremo, un luogo che conosci molto bene. Come dimenticare la tua indimenticabile esibizione con Peter Cincotti con La felicità. Che ricordo hai di quel Festival?
Ricordo che ci siamo divertiti tantissimo! Non abbiamo vissuto la competizione come una vera gara, per me la musica non dovrebbe mai essere una competizione. L’arte è espressione unica, e non può essere classificata. Quindi per noi era solo divertimento, e Peter nemmeno aveva capito che si trattava di una gara! È stata un’esperienza piena di risate e momenti meravigliosi.

La tua voce è straordinaria, così sofisticata e unica. Come te ne prendi cura, specialmente in questa stagione dove i cambiamenti climatici possono essere difficili per un cantante?
Ottobre è sempre un mese difficile per la mia voce, mi ammalo spesso in questo periodo. Cerco di prendermene cura, anche se non sono molto brava a fare prevenzione! Viaggio molto, abbraccio tante persone e mi prendo un po’ di tutto, però la voce sa sempre come comportarsi sul palco, è come se si autogestisse.

Il 25 ottobre uscirà un nuovo singolo di Simona Molinari, una versione inedita di un brano già pubblicato.

“Avete presente il momento in cui un’infatuazione ti fa prendere coscienza di un rapporto che è arrivato al capolinea? Io fermai quel momento in una canzone che è stata scritta in diverse tranche, durante tutto il percorso.
Seguitemi su Spotify e YouTube perché manca molto poco.”

📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”

🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.