Intervista ai Wild Youth, rappresentanti dell’Irlanda all’Eurovision 2023

L’Irlanda, che detiene il record di vittorie all’Eurovision, spera di poter uscire dalla spirale negativa degli ultimi anni con i Wild Youth.

Il paese anglosassone conta 7 vittorie, ma non raggiunge la finale dal 2018 e la Top Ten dal 2011.

I Wild Youth si sono formati nel 2016 da un gruppo di amici di Dublino e sul palco di Liverpool porteranno il brano We Are One.

Intervista ai Wild Youth, rappresentanti dell’Irlanda all’Eurovision 2023

Abbiamo incontrato i Wild Youth sul Turquoise Carpet di Liverpool.

Innanzitutto parliamo della vostra canzone, com’è nato questo messaggio così forte?

La canzone We Are One è nata l’anno scorso, durante un piovoso giorno in studio. È partita da un giro di piano e poi siamo arrivati alla scrittura del testo con questo speciale messaggio, in cui tutti noi crediamo. Si può pensare che siano parole generiche, ma non è così. Con le luci e le ombre del presente abbiamo bisogno di gentilezza e unità più che mai.

Secondo voi, come mai l’Irlanda non vince da così tanto tempo?

Perché siamo stati occupati con il tour, non abbiamo ancora avuto l’opportunità di partecipare! Ma ora siamo qui, non preoccupatevi!

Conoscete la musica italiana?

Maneskin, Andrea Bocelli, straordinario, ma anche Marco Mengoni!

Quanto sono importanti i social media per condividere la vostra musica?

Sono incredibili, non è mai stato così facile far conoscere il proprio lavoro. Metti una canzone su Tik Tok e arriva ovunque, potrebbe diventare virale il giorno dopo. Tempo fa bisognava attendere un’etichetta discografica, poi suonare in giro. Ora in pochi secondi puoi farti ascoltare.

Secondo voi, dato che avete nominato i Maneskin, il successo internazionale seguito all’Eurovision, può aver cambiato il modo di approcciarsi alla competizione?

Assolutamente, penso sia accaduto soprattutto per i gruppi, hanno aperto un nuovo mondo. So che anche precedentemente vi partecipavano delle band, ma tenere il palco, rimanere se stessi, sul palco dell’Eurovision come han fatto loro, è una grande ispirazione per altri gruppi. Osare si può.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.