Cenere

Già disponibile in tutti i digital store, “A Testa in Giù” è il nuovo singolo di CENERE, duo indie rock composto da Sarah Fornito (ex cantante di Diva Scarlet e Decana, nda) e Rebecca Dallolio, violinista di formazione classica.

Il brano nasce come una riflessione figlia dei nostri tempi e rappresenta un vero e proprio grido liberatorio. In una manciata di minuti sintetizza così alla perfezione la voglia di riprendersi a piene mani la libertà di viaggiare, toccarsi, suonare e ricominciare a respirare con la faccia scoperta. Insomma, un messaggio ben chiaro, che esige di essere ascoltato. E affinché ciò avvenga Sarah e Rebecca hanno scelto una vincente miscela tra sonorità pop e rock.

«Nonostante la drammaticità del momento pandemico, fermarci è stato utile per riappropriarci del respiro che avevamo perso nel caos della vita di tutti i giorni», racconta Sarah. E aggiunge: «Personalmente, ho ricominciato a scrivere e a scalciare per la voglia di suonare su un palco, per l’esigenza fisica di vedere un concerto che non fosse sui social, per la necessità di viaggiare e stringere a me le persone care»

Intervista a CENERE

Ciao Sarah, ciao Rebecca. Bentrovate su IMusicFun. Come state?

Rebecca: Ciao, tutto bene. Grazie!

Cenere. È questo il vostro nome d’arte. Ci raccontate come e perché lo avete scelto?

Sarah: La cenere è un simbolo di rinascita e di resilienza. Essendo nate in pieno lockdown, ci è sembrato particolarmente adatto come nome.

Il vostro è un duo inusuale: voce e violino. Come nasce questo sodalizio artistico?

Sarah: Rebecca è venuta in tour con Diva Scarlet, e dopo diversi anni è nata la voglia di rimettersi in gioco.

Rebecca: Voce e violino sono gli strumenti a noi più intimi. Cenere, però, comprende diverse sonorità e idee. I brani si trasformano in continuazione. Alla base c’è una visione musicale molto fluida. Ci piace giocare un po’ con tutti gli strumenti ed è già pronta una versione piano e voce di “A testa in giù“, che non vediamo l’ora di farvi sentire.

A testa in giù” è il vostro nuovo singolo. C’è un messaggio in particolare che vorreste arrivasse forte a chiaro a chi lo ascolterà?

Sarah: Sì! Recuperate tutto il tempo perso per viaggiare, divertitevi e fate casino ai concerti.

Nel videoclip ci sono diversi riferimenti al mondo dell’arte: da “One Minute Sculptures” di Erwin Wurm a “How To Not Destroy Your Tights” di Maurizio Di Iorio. Cosa avete voluto comunicare attraverso queste re-interpretazioni?

Sarah: Il senso di claustrofobia, di costrizione e di disagio attraverso gesti estremi. Condizioni assurde che sottolineano sia lo stress dovuto all’isolamento forzato, che il tentativo di sperimentare per evadere attraverso la creatività con l’obiettivo di trovare un punto di vista nuovo.

Rebecca: Sono immagini a cui abbiamo voluto dare vita. Le abbiamo messe in movimento, liberandole dall’immobilità di uno scatto, dalla loro posa.

Ci spiegate un po’ più nel dettaglio l’idea che si cela dietro la copertina di “A testa in giù”?

Sarah: La copertina del singolo fa parte dell’opera “Spleen Splendor” dell’artista Benedetta Bartolucci. Quando l’ho vista sul web, le ho subito telefonato per chiederle se non le dispiacesse fare una prova, capovolgendo la testa. Mi è sembrata subito perfetta.

Pubblicato questo singolo, adesso cosa bolle in pentola?

Stiamo lavorando a diversi brani. Ora siamo a caccia di un produttore per il nuovo singolo e abbiamo in programma qualche live. Ovviamente vi invitiamo a seguire le nostre pagine Facebook e Instagram per rimanere aggiornati.

Sarah, Rebecca… grazie per essere state qui con noi. Buona musica!

Grazie per lo spazio che ci avete dedicato. A presto!