Sintesi Castrocaro 2021

Andrà in scena il prossimo 7 settembre, trasmessa in prima serata su Rai Due, la 64esima edizione del Festival di Castrocaro. Tra gli otto finalisti della storica rassegna dedicata alle voci nuove, troviamo anche Camilla Giorgia Bernabò, alias Sintesi, giovanissima artista classe 2003 dallo stile ricercato e originale. Di seguito la scheda e la nostra videointervista per approfondire la sua conoscenza.

La scheda di Sintesi

Età: 18 anni
nato il: 23.11.2003
a: Camaiore (LU)
vive a: Pietrasanta (LU)

Strumenti suonati: pianoforte
Precedenti trasmissioni tv: no

Descrizione: “canto da quando sono piccola – racconta – la musica è il mezzo che da vita agli infinite pensieri che mi passano ogni giorno per la testa. Sono un vulcano di energie e di emozioni. L’arte in generale, ma soprattutto la musica, mi piace definirla il mio modo di stare al mondo”.

Brano inedito: Astronauta

“Questo mio primo inedito è una contrapposizione tra leggerezza e pesantezza spiegainteriore ed esteriore. Parla, o meglio grida, di come a volte sia normale sentirsi un po’ diversi, fuori dal mondo, perchè cos’è veramente la normalità? Chi decide cosa rientra nei suoi canoni e cosa no?”.

Videointervista Castrocaro

Abbiamo incontrato la talentuosa Sintesi, a poche ore dalla sua esibizione sul palco del Festival di Castrocaro 2021. Ecco la nostra videointervista.

Astronauta Testo

Come un astronauta chiuso nella tuta
guarda tutto il nostro mondo dalla luna
ormai vive senza gravità
le stelle sono la sua fragilità

Sempre pronti a giudicarti
ci produciamo per evitare danni
annegare nella perfezione
fino a dimenticare anche il proprio nome
gli esseri umani sono un cliché
l’ignoto ci distingue da un extraterrestre
vite surreali coperte di speranza
nascondono il terrore dietro l’arroganza

Come un astronauta chiuso nella tuta
guarda tutto il nostro mondo dalla luna
ormai vive senza gravità
le stelle sono la sua fragilità
come un astronauta lasciami volare
fammi scappare senza mai tornare
sogni e debolezze si incontrano
e io m’innamoro del mondo per un po’

Un foglio macchiato, un vestito sciupato
da quando è piccolo lo hanno marchiato
come il più debole della società
ancora scaturisce vanità
critiche sospese dall’ignoranza
pegno di dominio della disuguaglianza
quello che volevo dire l’ho detto
un pugnale nel petto, vogliamo rispetto

Come un astronauta chiuso nella tuta
guarda tutto il nostro mondo dalla luna
ormai vive senza gravità
le stelle sono la sua fragilità
come un astronauta lasciami volare
fammi scappare senza mai tornare
sogni e debolezze si incontrano
e io m’innamoro del mondo per un po’

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