Levante ha pubblicato sui social un post che sembra indirettamente legato al Festival di Sanremo 2023.
La cantautrice, sul palco dell’Ariston nel 2020 con Tikibombom, pare sia una delle candidate alla prossima edizione della kermesse, ma le sue parole… spiazzano e creano dubbi… Soprattutto visto che oggi alle 18 si è chiusa la finestra per poter inviare i brani ad Amadeus…
Levante, il messaggio social che sembra legato a Sanremo 2023…
“OCCHI CHIUSI SPARSI IN GALLERIA.
‘Chè al di là delle motivazioni che mi spingono a fare delle scelte, superficiali o profonde che siano, sulle reazioni che queste scatenano mi ritrovo poi – temo per indole- a rifletterci su almeno un centinaio di volte. Al giorno.
Così una sciocchezza diventa esperimento sociale, palestra per il mio pensiero.
Un dettaglio sbugiarda lo stolto che rivela il proprio animo impoverito, perché la verità è fortissima, sa stare in apnea e torna a galla quando meno te lo aspetti.
Glo glo ed emerge la parola del giudicante, dell’elettore.
Senza aver messo nulla ai voti, senza nessun referendum, dagli abissi viene a galla un “io voto no!”.
Improvvisamente trovo uno “sticazzi” nella tasca dei jeans.
Mi resta la bellezza della strafottenza davanti all’incuria delle emozioni altrui mentre vado dritto per la mia strada col disco nuovo in cuffia.
Chiudo gli occhi e sono felice.”
Un messaggio piuttosto criptico e davvero strano, che parla di scelte e che comunque afferma che il disco nuovo è ormai pronto… Una conferma che era già chiara in un post di settembre, in cui la cantautrice affermava di aver completato la registrazione delle voci.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.