Manuel Agnelli, mentore dei Maneskin fin dai tempi di X Factor, pare non stia apprezzando la nuova fase artistica della band e in un’intervista al Corriere della Sera usa parole anche piuttosto dure.
“Loro funzionano per motivazioni magiche e non per dei progetti fatti bene. Capisco che dei ragazzi così giovani vengano tirati per la giacchetta e magari non se ne rendono conto, ma avrebbero bisogno di qualcuno attorno che si prenda delle responsabilità.”
Una prima presa di coscienza che farà storcere il naso a molti.
“Una rock band non è un’industria, quindi non deve mettere in piedi progetti tanto per…”
Manuel Agnelli, una stoccata ai Maneskin
Le parole di Manuel Agnelli non passeranno certo inosservate, soprattutto perché pronunciate da un artista che li ha sempre sostenuti e supportati e che ancora oggi comprende, anche se non condivide, il loro punto di vista.
Una stoccata indiretta a Fabrizio Ferraguzzo, il nuovo manager della band che ha preso il posto di Marta Donà da dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest di Rotterdam.
Quello che è certo che in molti ora faticano a comprendere l’identità artistica di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas. In un percorso il cambiamento una deviazione è naturale, ma da quello che si intravede, anche analizzando gli autori del nuovo singolo The Loneliest, la svolta verso il pop pare troppo marcata.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.