Michelangelo Vood

Disponibile in tutti i digital store da venerdì 11 novembre, “Sotto il diluvio (nessuno tranne te)è il nuovo singolo di Michelangelo Vood, cantautore lucano dalla penna nostalgica e raffinata.

Scritto e prodotto insieme a Gabriele Lerna e Giordano Colombo, il brano si apre con delle atmosfere scure e piovose che riflettono il senso di incertezza e precarietà vissuto dall’artista, e non solo, in un periodo difficile come quello degli ultimi anni, segnati dalla pandemia e da una nuova guerra. Nel bridge finale, però, il pezzo esplode: il buio si dirada e lascia spazio alla speranza, diventando una sorta di “inno collettivo” che riconosce alla musica il suo eccezionale potere catartico.

E proprio con l’intento di divulgare ancor di più il suo messaggio, Michelangelo Vood si è reso protagonista di un’iniziativa che ha visto la comparsa di alcuni striscioni sulla Darsena e sui Navigli di Milano: un modo originale e romantico per “lasciare un segno” tra le strade della città che lo ha accolto.

Michelangelo Vood, “Sotto il diluvio (nessuno tranne te)”

«”Sotto il diluvio (nessuno tranne te)” l’ho scritta in un momento complicato vissuto all’inizio di quest’anno. La canzone descrive perfettamente le sensazioni di quel periodo, uno stato d’animo di forte insicurezza. Le parole di questa canzone sono uscite di getto, perché era proprio così che mi sentivo, come se stessi facendo bungee jumping dalla cima di una montagna con sotto i coccodrilli pronti a mordermi. Non sai come ne uscirai, se tutto intero o a pezzi. La cosa assurda era che questo mio stato d’animo sembrava riflettersi anche sul mondo esterno, impegnato ad affrontare gli strascichi della pandemia e a far fronte a una guerra totalmente inaspettata alle porte dell’Europa. Dovunque mi girassi non trovavo appigli.

Quando mi capita di vivere periodi così conosco soltanto un rimedio per star meglio, la musica. So che può sembrare retorico, ma per me funziona così da sempre. Anche nella solitudine più profonda, anche “sotto il diluvio”, la musica è l’unica cosa di cui ho bisogno per uscire dal buio che a volte mi trascina via. È questo il motivo della frase la musica ci salverà, ripetuta ad un certo punto del brano. È il mantra che mi ripetevo in quel momento. Spero possa essere di buon auspicio per tutti, soprattutto per le persone che stanno provando quelle mie stesse sensazioni».