Sanremo Giovani 2021

La pubblicazione del regolamento di Sanremo Giovani 2021 ha sollevato davvero diverse polemiche. In prima linea contro le scelte c’è AFI, Associazione dei Fonografici Italiani.

“Riaprire subito i termini al fine di garantire un confronto sul regolamento tutt’altro che compatibile con gli interessi dei Giovani Artisti che si vedono, grazie a quest’ennesima revisione, esclusi dalla kermesse nonostante i sacrifici e gli investimenti fatti nell’ultimo anno per la realizzazione dei provini da presentare.”

Questo il commento di Sergio Cerruti, Presidente dell’Associazione Fonografici Italiani (AFI), Vice Presidente di Confindustria Cultura e Presidente del Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo di Assolombarda, relativamente alla pubblicazione del regolamento di Sanremo Giovani 2021, pubblicato lo scorso 15 settembre.

Sanremo Giovani 2021 – le critiche dell’AFI

Secondo quanto riportato dal comunicato stampa, con l’abbassamento del limite di età a 30 anni non soltanto il palcoscenico dell’Ariston ospiterà sempre meno nuove promesse, ma verranno esclusi tanti giovani talenti, non ancora Big, che facendo legittimo affidamento sulle previsioni dello scorso anno, hanno investito tempo, voce e denaro per prepararsi al meglio alla nuova edizione.

Per AFI è dunque necessario riaprire i termini di confronto sul regolamento, condiviso solo verbalmente e di cui le Associazioni hanno potuto prendere visione solo nella versione definitiva e immodificabile.

Secondo Cerruti, inoltre, “a seguito di questa revisione, la tutela del pluralismo decade completamente a detrimento dei piccoli produttori indipendenti, poiché ridotto il numero di giovani concorrenti, sarà ancora più difficile portare sul palco dell’Ariston i propri artisti.

Vanno instaurate una volta per tutte regole trasparenti, attraverso un meccanismo di consultazione formale e sostanziale con le associazioni che rappresentano gli artisti e gli autori e che preveda la condivisione della bozza di regolamento affinché queste ultime possano esprimere osservazioni puntuali, rispettando tempi e modalità adeguati.

Inoltre, non si capisce come sia possibile che al terzo anno di conduzione e direzione artistica, Amadeus continui a modificare il Regolamento. Forse sarebbe auspicabile scorporare i ruoli, affidandoli a due soggetti differenti.

Un conto è condurre una trasmissione, un altro è determinarne le regole e i requisiti tecnico giuridici. Suggeriamo pertanto che la nomina della Direzione Artistica del Festival di Sanremo venga affidata direttamente dal Direttore di Rai 1 e quindi della Rete, con competenze esclusive nella definizione del regolamento. Da ultimo, la nomina di un Vigilante per la supervisione delle operazioni per garantire maggiore limpidezza.”

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