Torino Eurovision
L’Eurovision Song Contest 2022 si svolgerà a Torino. L’ufficialità da parte di Rai ed EBU arriverà nelle prossime ore, ma la notizia è stata diffusa anche dall’agenzia ANSA.
La vittoria dei Maneskin ha regalato all’Italia l’onore e l’onere di accogliere la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, per la terza volta nella storia della kermesse. Dopo Napoli (che ha ospitato la manifestazione nel 1965) e Roma (che l’ha accolta nel 1991), è stata finalmente scelta la location per la 66esima edizione della popolare manifestazione canora.
A seguito di un’attenta valutazione delle proposte ricevute, è finalmente arrivato l’annuncio ufficiale da parte della Rai. Sarà Torino ad ospitare l’evento che si svolgerà nel maggio del 2022. Il capoluogo piemontese ha battuto l’agguerrita concorrenza di Bologna e Milano, che insieme a Rimini e Pesaro, componevano l’ultima cinquina delle città candidate.
In principio erano diciassette i comuni ad aver presentato la propria domanda, oltre le città già citate, c’erano anche: Roma, Genova, Firenze, Trieste, Alessandria, Matera, Viterbo, Acireale, Bertinoro di Romagna, Jesolo, Palazzolo Acreide e Sanremo. Di settimana in settimana abbiamo assistito ad una vera e propria scrematura, fino ad arrivare alla scelta finale, che si è conclusa con l’annuncio atteso per diverse settimane.
La città sabauda ha puntato forte sull’evento, anche preparando un video promozionale molto apprezzato dagli eurofans.
Torino Eurovision Song Contest 2022
Torino ha risposto a tutti i requisiti richiesti dall’European Broadcasting Union (EBU). Secondo l’ente televisivo europeo, la città ospitante: deve essere dotata di almeno un aeroporto internazionale che non disti più di un ora e mezza dalla sede; deve disporre di un’offerta alberghiera di oltre 2.000 stanze nelle aree contigue all’evento; deve possedere un’arena al coperto con una capienza che va dagli 8.000 ai 10.000 spettatori.
La struttura designata, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere il Pala Alpitour. Oltre a possedere tutte le caratteristiche necessarie per realizzare una produzione di alto livello, la location dovrà essere disponibile in esclusiva per le sei settimane antecedenti dell’evento, per le due destinate alle prove e alla messa in onda dello show, oltre che per la settimana successiva per il disallestimento. Quindi, per un totale di nove settimane.
Di qualche giorno fa le ultime dichiarazioni dell’ex sindaco Chiara Appendino.
“Torino è una città negli ultimi anni al centro di cambiamenti senza precedenti che punta su sostenibilità e ambiente, città dei giovani, multiculturale, dell’integrazione, dell’accoglienza, dell’inclusione, della sperimentazione. Una città pronta ad ospitare l’edizione più indimenticabile dell’Eurovision”.
Nuovo traguardo per Torino che dopo le Olimpiadi 2006 ha iniziato un percorso di rinascita e nuova considerazione internazionale.
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.