Oggi, 2 novembre, si sono svolti i funerali di Italo Ianne, noto cantautore, compositore e produttore discografico, scomparso a 82 anni. Originario della Campania ma veneziano d’adozione, Ianne è stato colpito da un malore meno di una settimana fa e il suo corpo è stato ritrovato nelle acque del Dese. Un infarto, secondo i primi accertamenti, lo avrebbe colto di sorpresa, mentre la mancanza di segni di annegamento ha escluso altre cause. Amici, familiari e ammiratori si sono riuniti oggi alla Casa Funeraria Eterna di Mestre per l’ultimo saluto.
Nato a Castellammare di Stabia in una famiglia calabrese, Italo Ianne si trasferì fin da bambino a Venezia, dove iniziò a coltivare la sua passione musicale. Negli anni ‘60, con la sua band Rockers, contribuì al fermento culturale di Mestre e, insieme a una giovanissima Nicoletta Strambelli (divenuta poi Patty Pravo), formò il Duo Magenta. Insieme incisero canzoni come “Apocalisse” e “Il Medium”, inserito nella colonna sonora de Il mostro di Venezia.
Negli anni successivi, Ianne proseguì la sua carriera musicale, diventando autore di alcuni dei brani più iconici della musica italiana. Memorabile il suo successo come co-autore con Cristiano Malgioglio della canzone “Ciao cara come stai?”, cantata da Iva Zanicchi e vincitrice del Festival di Sanremo 1974. La canzone segnò uno dei momenti più gloriosi della sua carriera: “Quando annunciarono la canzone vincitrice ho fatto un salto sulla poltrona… Momenti così ti ripagano di tutto.”, aveva raccontato Ianne in una delle sue ultime interviste.
Nel 1976 Ianne si reinventò come Jerry Mantron, trasformando il suo stile musicale con l’inno disco Supersonic Band, primo esempio di disco music italiana, che vendette oltre 400mila copie e rimase per ben 16 settimane in classifica.
La vita di Ianne fu segnata da una tragica perdita: la figlia Lara, scomparsa in un incidente stradale. In suo ricordo, istituì una borsa di studio presso il Liceo Artistico “Giordano Bruno” di Albenga, dove Lara si era diplomata, per sostenere ogni anno un’alunna meritevole. Fino a che la salute glielo ha permesso, Ianne consegnava personalmente l’assegno, a testimonianza di un amore paterno che il tempo non ha potuto scalfire.
Dopo anni di successi in classifica, Ianne si ritirò dalla scena musicale principale, trovando una nuova dimensione artistica a Venezia, dove per sedici anni cantò sulle gondole, portando le sue serenate ai turisti. Non mancò qualche ritorno sul palco, come il quarto posto come autore a Sanremo con Io amo interpretato da Fausto Leali, e la collaborazione con Iva Zanicchi nel 2022 per il brano Voglio amarti.
Italo Ianne lascia un’eredità musicale che va oltre le classifiche, fatta di canzoni che hanno accompagnato intere generazioni e di un amore sincero per l’arte, sempre vissuta con autenticità.

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