Luciano Ligabue

Ieri, domenica 29 settembre, Il Liga ha deliziato un pubblico di giornalisti ed amici con Ligabue In Teatro – Dedicato A Noi, anteprima dello show che, dopo le due date zero di Correggio, prenderà il via il 5 ottobre da Correggio.

31 concerti esclusivi con un’unica tappa per ogni città coinvolta, senza repliche (fatta eccezione per Correggio dove si terrà una doppia data zero). Qui il calendario e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

Sul palco insieme a Luciano Ligabue sono presenti Federico Poggipollini, che da 30 anni lo accompagna alla chitarra, Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere e Lenny Ligabueil primogenito di Luciano, che per la prima volta sarà in tour con il Liga dopo aver suonato per la prima volta la batteria in tutti i brani dell’album “DEDICATO A NOI“.

“Lenny è una sorpresa e ha suonato benissimo. Ha un controllo invidiabile. Non prevedevo fosse così. Sono rimasto colpito da come padroneggia le dinamiche e del suo approccio, anche emotivo, al palco.”

LIGABUE IN TEATRO- DEDICATO A NOI” chiuderà ufficialmente il capitolo live di “DEDICATO A NOI” che ha visto Liga protagonista di oltre 30 concerti tra i club, gli stadi, l’Arena di Verona e i principali palasport italiani.

“Per me questo tour sarà un modo per chiudere un cerchio. La dimensione teatrale rappresenta una sfida. Il mio terreno naturale è quello in piedi con la chitarra elettrica addosso, quando posso lasciarmi andare anche dal punto di vista fisico. Questa tranche di tour era prevista da tempo, in primavera. Poi ho avuto un problema al tallone.

Nei teatri vincono i dettagli, le piccole cose. Saremo in cinque sul palco, ognuno in evidenza, non c’è modo di nascondersi.”

La scaletta cambierà ogni sera e la band ha preparato ben 45 canzoni (Qui l’elenco).

“Sono stato ingolosito dai pezzi e alcuni li ho riscoperti con questi nuovi arrangiamenti. Un esempio è ‘Tutte le strade portano a te’.”

Arrangiamenti preziosi e curati in cui il suono è protagonista, insieme alle storie che Luciano racconterà tra un brano e l’altro, estratti dalla sua autobiografia.

Ligabue torna in teatro a 13 anni di distanza dal precedente tour teatrale e a 21 dal tour che lo aveva visto sul palco con Mauro Pagani e D.Rad degli Almamegretta.

Ligabue In Teatro – Dedicato A Noi

Il viaggio, tra musica e ricordi, si apre con un’atmosfera intima e nostalgica. Il concerto parte con gli inconfondibili accordi di “Leggero”, brano seguito da “Ti sento” e “Questa è la mia vita”. Poi, in pieno spirito emiliano, il rocker scherza con il pubblico: “Mandriolo c’è?“, chiedendo di un amico tra i presenti e promettendo “bomboloni per tutti” quando riceve una risposta affermativa. Il clima familiare continua con Liga che svela: “Ci sono anche i miei ex compagni di ragioneria, con cui abbiamo festeggiato il cinquantesimo anniversario del nostro primo giorno di scuola“, e accenna alla presenza di amici e parenti.

Ligabue, però, ammette anche che questo concerto è carico di sfide emotive. È il primo senza la presenza fisica di Claudio Maioli, sebbene abbia inviato il suo in bocca al lupo dalla Sardegna. Inoltre, dopo un’operazione al tallone che ha scombussolato i suoi piani, questo rappresenta il suo primo live del 2024. A tutto ciò si aggiunge l’emozione di essere sostenuto sul palco dal figlio Lenny. Nonostante queste difficoltà, il cantante promette al pubblico: “Cercheremo di sbagliare non troppo”.

Sul palco, Ligabue non sbaglia mai. Il suo repertorio vasto e amato dal pubblico parla da sé. La scaletta cambia ogni sera, con ventidue canzoni scelte tra una rosa di quarantacinque che ruotano, rendendo ogni concerto unico. Tra le canzoni, Ligabue intreccia momenti di vita personale, leggendo estratti dalla sua autobiografia. Racconta del difficile parto che sua madre Rina affrontò per metterlo al mondo, della prima chitarra ricevuta inaspettatamente dal padre a 15 anni, fino al suo esordio musicale nel 1990, un periodo in cui “non era tempo” per lui e per una generazione che si trovava a fare i conti con tante, troppe paure.

Ligabue ripercorre anche momenti cruciali della sua carriera, come il diktat del primo produttore Angelo Carrara che lo portò a scrivere “Balliamo sul mondo”. E ancora, il ricordo dell’amico giornalista Stefano Ronzani, per il quale scrisse “Il giorno di dolore che uno ha”, cantata con le lacrime agli occhi.

Fino al finale tra Certe Notti, Vivo Morto o X, Urlando contro il cielo e Taca Banda.

Con questo tour teatrale, Ligabue porta in scena non solo musica, ma frammenti della sua vita e della sua carriera, in un contesto intimo e suggestivo come il teatro, dove canzoni e ricordi si fondono in una celebrazione autentica del suo percorso artistico.

Foto di Maurizio Bresciani