Roby Facchinetti, ospite a Verissimo, ha presentato la sua autobiografia “Che spettacolo è la vita – La mia storia” (Qui il link per l’acquisto del libro) e parlato a cuore aperto della scomparsa degli amici Valerio Negrini e Stefano D’Orazio.
“La nostra storia ci ha regalato veramente tanto, però ha tolto anche tanto. Prima Valerio, poeta che ha scritto pagine di poesia straordinarie, è sempre stato difficile pensare che non esista più, siamo rimasti senza parole, come diciamo sempre e poi Stefano, Stefano abbiamo vissuto 43 anni insieme, una persona straordinaria ha dedicato tutta la sua vita alla band, noi siamo riusciti a costruirci delle famiglia, lui ha lavorato solo per noi.”
Poi Roby Facchinetti entra nello specifico e parla della depressione che l’ha colpito dopo la morte di Valerio Negrini.
“Lui autore, io compositore, c’era un’intesa, abbiamo fatto dei brani straordinari. Quando ho ricevuto la telefonata della moglie avevo capito subito cosa era accaduto, io non volevo accettare questo mai più. Era una cosa che non pensi, non immagini, che un tuo fratello possa non esserci più io avevo due anni più di lui, sarebbe stato normale che me ne fossi andato io, meritava lui di vivere più di me. Sono stato veramente molto male, sono entrato in quel mondo in cui è veramente molto difficile da uscire, non sai cosa fare, mi sono fatto aiutare, perché quando accadono certe cose, da solo non puoi pretendere di farcela. Ne sono uscito, ma è stata davvero una cosa brutta.”

La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
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