Ti porto in Texas (etichetta Dreamsound con distribuzione Believe Digital) è il titolo del primo singolo dell’attore e cantante Mario Ermito, nel 2018 nel cast di Tale e Quale Show.
Il brano, frutto della collaborazione artistica con il vocal coach e producer musicale Marco Evans, racconta di un sogno che l’artista ha confidato una notte in studio di registrazione, nel quale emergeva la propria passione verso l’equitazione e il genere Western.
E così, suonando il pianoforte, con un beat reggaeton elettronico, nasce Ti porto in Texas. Un viaggio idealmente iconico, di amore e di passione.
Il singolo è accompagnato da un videoclip firmato dal regista David Petrucci e prodotto da Alex Pacifico della APM Production.
Il video è ambientato nel fantastico scenario dell’Antica Scuderia immersa nel verde delle campagne romane, luogo a cui Mario è fortemente legato dato il suo grande amore per i cavalli.
Intervista a Mario Ermito
Dalle passerelle dell’Alta Moda alle Fiction, sino al Cinema Internazionale e quindi a Tale e Quale Show. Cosa ha spinto Mario Ermito a intraprendere un nuovo percorso, quello musicale?
Ho sempre amato la musica e, dall’infanzia a oggi, è sempre stata una componente importante nella mia vita. Uno dei miei più grandi sogni era proprio quello di arrivare, un giorno, a incidere un inedito per poi ascoltarlo in radio.
Il 24 di settembre è uscito il tuo primo singolo, “Ti porto in Texas”. Titolo e sound molto curioso, da cosa e come nasce l’idea?
Ti porto in Texas, nasce dalla voglia di raccontarmi attraverso la musica, in quanto essendo considerata un vero e proprio linguaggio universale, credo sia un ottimo mezzo per arrivare al pubblico. Come nasce? So che è difficile da credere mai ma è andata esattamente così: durante una delle sessioni di lavoro con il mio vocal coach, nonché autore, producer del brano, Marco Evans ho raccontato un sogno che mi vedeva protagonista di una storia d’amore ambientata in un maneggio sito in Texas. Basta guardare il videoclip per dare delle immagini a quanto sognato.
“Ti porto in Texas” è anche un viaggio introspettivo e quindi anche un omaggio ai tuoi eroi preferiti?
È un viaggio nei sentimenti nel quale, attraverso riferimenti a due personaggi iconici quali appunto Terence Hill e Pecos Bill, ho voluto unire le altre mie due passioni per il Cinema e il genere Western.
In questo singolo si denotano diverse sonorità, quanto ci hai messo del tuo e quanto ha influito la tua amicizia e collaborazione con Marco Evans?
Marco Evans è stato colui che sin dal nostro primo incontro ha creduto nel mio, definito da lui, talento vocale tanto da pensare di incidere un inedito. Marco è un grandissimo artista oltre che un mio amico, pieno di idee brillanti. Devo ammettere che se a oggi vengo riconosciuto anche come cantante, esaudendo un mio grande sogno, lo devo anche a lui. Lui si è occupato praticamente di tutto ciò che concerne la canzone (musica, stile e parole) ma di mio c’è la seconda strofa, che Marco ha voluto farmi scrivere per far sì che la canzone mi venisse cucita, anzi marchiata addosso.
Presumo che questo sia un tuo sogno, uno di quegli obiettivi che magari ti sei prefissato, quello di incidere un disco, ma questo è un momento molto particolare per la musica e non solo per quella Italiana, come stai interagendo con questo “nuovo” mondo in cui ti sei tuffato?
Sicuramente è un momento particolare quello che stiamo vivendo, ma ci stiamo rialzando… un po’ come la fenice, risorgeremo dalle nostre ceneri e torneremo più forti di prima. Sto portando avanti da diverse settimane la promozione del mio singolo e devo dire di sentirmi appagato in questo momento, ma restando sempre con i piedi per terra.
Ci sarà un seguito a questo singolo? Hai pensato che possa essere inserito in un Ep o un album?
Chi lo sa… vedremo. Abbiamo già delle idee che stiamo portando avanti.
Come ti vedi in un futuro prossimo? Nelle vesti si un modello? Di un attore o di un cantante?
Il percorso da modello è stato solo un mezzo economico, per potermi pagare le lezioni di recitazione 8 anni fa, dopodiché sono 8 anni appunto che mi dedico alla recitazione e da poco anche alla musica. In che vesti mi vedo nel futuro? Semplicemente nelle vesti del Mario di sempre, facendo tutto ciò che mi renderà felice.
Radio. Palchi. LiveClub. Eventi.
Penso, parlo, organizzo e scrivo di musica da oltre 30 anni.