Rettore Belve

Rettore non ha peli sulla lingua e le dichiarazioni rilasciate durante la puntata della scorsa settimana al programma televisivo Belve non sono certo passate inosservate.

Stuzzicata dalla conduttrice Francesca Fagnani, Rettore ha dichiarato.

“Io rivendico il diritto di usare certi termini. Altrimenti ci facciamo della censura over the top. Dire fr***o o ne**o non mi sembrano insulti così, se uno è colorato. Dipende il modo in cui uno dice queste parole. Se tu dici ‘sei proprio un brutto ne**o’ quello è offensivo. Se invece tu dici sei un ne***tto’ è un’altra cosa è. […] Non sono per niente imbarazzata. Esistono i gay e le che***e. E le checche fanno pettegolezzi e non voglio vederli nemmeno sotto la porta di casa.”

Rettore, le dichiarazioni a Belve provocano diverse reazioni

Parole piuttosto forti che hanno provocato la reazione di Alessandro Zan, parlamentare e attivista LGBT+.

“Purtroppo non è questione di chimica comprendere che f**cio, t**ia, n***o sono insulti. È questione di intelligenza. Che peccato.“

Medesimo punto di vista espresso anche da Stefania Orlando.

“Alzi la mano un gay che ama sentirsi chiamare fr***o, alzi la mano una persona di colore che ama sentirsi chiamare ne**o, alzi la mano una donna che ama sentirsi chiamare tr**a! Così tanto per capire!! L’importanza delle parole.”