Gigi D’Alessio in un’intervista rilasciata al Messaggero parla del Festival di Sanremo, kermesse alla quale non partecipa in gara dal 2017.
“Amadeus, un artista serissimo che si ascolta novecento canzoni per portare su quel palco le migliori. Mengoni, Tananai e Lazza. Molto meno le polemiche sul bacio rosa Chemical e Fedez, il casino sulla presunta lite tra i Ferragnez… Ma che c’entra questa roba con le canzoni?”
Idee piuttosto chiare, quindi, sull’edizione 2023 della kermesse, alla quale ha preso parte il figlio LDA.
“A lui posso dire qualcosa solo dal punto di vista umano: alzare il telefono per forzare le cose in un senso o nell’altro, non gli farebbe bene. I figli devono sbagliare da soli, solo così possono crescere. Lui è fortunato: ha fatto un provino ed è andato ad Amici: dopo una settimana lo conoscevano tre milioni di persone. Io ho suonato nelle cantine per anni e il primo passaggio in tv, a Uno mattina, l’ho fatto alle 7 del mattino.”
Per ora Gigi D’Alessio non ha intenzione di tornare in gara a Sanremo, ma nel 2025 non gli dispiacerebbe assumere la direzione artistica…
“In questi anni, avendo fatto tanta tv, ho imparato il linguaggio e credo che potrei fare bene. Certo, dopo un fuoriclasse come Amadeus, e i suoi ascolti, non sarebbe una passeggiata di salute.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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