Luke Black, rappresentante della Serbia all’Eurovision Song Contest 2023, prova a replicare il successo dello scorso anno di Konstrakta, capace di raggiungere il quinto posto finale.
Lo abbiamo incontrato al London Eurovision Party di Londra.
Intervista a Luke Black, rappresentante della Serbia all’Eurovision 2023
Ciao Luke e benvenuto. Innanzitutto com’è nata la tua canzone in gara all’Eurovision?
L’ho scritta durante la pandemia, racconta di un sentimento che avevo da un po’, volevo solo dormire e svegliarmi a problemi risolti. Lo ripeto diverse volte, voglio solo dormire, voglio solo dormire ed era quello che facevo più spesso durante quel preciso frangente. Per la performance invece ho pensato di mostrare il fatto che io vorrei svegliarmi e aiutare le persone a risollevarsi e apportare dei cambiamenti alle loro vite, proprio come ho fatto io.
Ci sono molte immagini evocative nella canzone e anche nella performance. Come sarà la tua performance?
Vorrei che il palco evocasse il messaggio, ma rispetto alla finale nazionale lo staging verrà completamente rivisto per il nuovo palco più ampio.
Hai avuto modo di interfacciarti con qualcuno dei precedenti partecipanti? Ti preoccupa il paragone con Konstrakta che così bene ha fatto lo scorso anno?
Non sono per nulla competitivo e Konstrakta è una mia grande amica. È anche merito suo se ho deciso di presentarmi alle selezioni. Lei è risultata un’artista d’impatto, grazie a un’esibizione speciale, e io sono felice perché abbiamo molte idee in comune.
C’è qualcosa di particolare che ti aspetti da quest’esperienza?
E’ una grossa responsabilità rappresentare il proprio paese come artista, non riguarda solo me. Io rappresento anche una parte alternativa della Serbia a cui piace questa musica e la performance visiva. Voglio divertirmi, ma anche impegnarmi a fondo per non deludere nessuno.
Luke Black, conosci la musica italiana?
Si, collaboro spesso con produttori italiani, di Bologna, Firenze, mi piace molto. Non conosco i nomi degli artisti, ma amo la cultura italiana. Il mio sogno è quello di guadagnare abbastanza per potermi trasferire nel nord Italia magari e vivere da solo nella foresta!
Quanto pensi siano importanti i social media per far conoscere la tua musica?
In realtà non so usarli, ero molto più bravo quand’ero piccolo e ce n’erano molti meno. Credo siano fondamentali per rimanere in contatto con i fans, ma è altrettanto importante concentrarsi sulla musica.
Intervista sul Turquoise Carpet
Abbiamo nuovamente incontrato Luke Black sul Turquoise Carpet, dove si è presentato con un accessorio piuttosto simbolico.
Come mai tu e il tuo staff portate il fiocco nero?
Il fiocco che tutti noi portiamo serve per ricordare di una terribile tragedia occorsa in Serbia un paio di giorni fa. C’è stata una sparatoria in una scuola elementare ad opera di uno stesso studente e questo ha creato un effetto a catena, con altre persone che hanno cercato di sfogare la rabbia in un modo simile. È accaduto poco prima della mia seconda prova e siamo rimasti scioccati. Sto cercando di essere professionale, ma non riesco ad essere felice. Lo show andrà avanti proprio per il messaggio della canzone che è molto importante riferito all’accaduto. Vogliamo onorarlo.
È un messaggio molto importante, lo dedicherai alle vite spezzate?
Lo dedicherò alla Serbia in generale. Vorrei che ci fosse un moto di cambiamento.
Abbiamo visto quanto d’impatto è anche il tuo staging. Hai dovuto cambiare qualcosa tra le prove dall’idea originale di cui parlammo a Londra?
Si, abbiamo cambiato qualcosa per poter sfruttare al meglio il grande palco della Liverpool Arena. Mi piace che ogni performance abbia qualcosa di diverso. Anche tra una prova e l’altra ci sono cambiamenti, finché non è tutto definito.
Foto di CHLOE HASHEMI – EBU
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.